Legambiente lancia Paestumanità , e chiama i cittadini all ' azione

Il fine è quello di acquistare un bene comune e rimetterlo nelle mani della collettività 

Il mosaico dell’area

All’interno del sito di Poseidonia-Paestum, antica colonia greca in Provincia di Salerno e riconosciuta come patrimonio dell’umanità  dall’Unesco, convivono infatti da secoli proprietà  pubblica e private.

Dei 12 ettari di estensione originaria dello spazio urbano della colonia (delimitati in modo chiara dalla cinta muraria antica), solamente 25 sono proprietà  del Ministero dei beni e delle attività  culturali, e di conseguenza visitabili.

La restante parte di territorio è invece di proprietà  privata, altamente antropizzata e utilizzata per attività  agricole, allevamento e attività  commerciali.

Il progetto

Per riportare il sito archeologico alla sua unità  originale, Legambiente chiama i cittadini ad intervenire direttamente, raccogliendo i fondi necessari per acquistare terreni privati e ripristinare la colonia di Paestum.

Il progetto rimane al di fuori del sistema pubblico di tutela dei beni culturali, ma si affianca ad esso andando ad agire laddove vengano riconosciute delle lacune nella capacità  di intervento statale (in particolare nell’incapacità  – rilevata da Legambiente – di vigilare sulle attività  private svolte all’interno o nei dintorni dell’area).

La proprietà  condivisa

Con il progetto Paestumanità . Comprare per salvaguardare tutti i cittadini sono chiamati ad acquistare una o più Buone Azioni, del valore di 5 euro l’una, tramite un’azione di azionariato ambientale e popolare. I fondi raccolti saranno destinati all’acquisto dei singoli lotti di terreno, nonché al pagamento delle spese notarili.

La diffusione della proprietà  azionaria sarà  cosìsuddivisa tra quanti vogliano contribuire all’acquisto graduale di un bene culturale dal valore inestimabile, per sua natura soggetto alla condivisione.

Il fine è quello di acquistare un bene comune e rimetterlo nelle mani della collettività , favorendo le indagini scientifiche sul campo, la realizzazione di progetti di valorizzazione che migliorino la conoscenza e la fruizione del patrimonio storico-archeologico e lo sviluppo di forme di autocontrollo dello stato di conservazione dei beni culturali.

Per la gestione del patrimonio immobiliare Legambiente si è impegnata a costituire una Fondazione, con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza.



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