Raccolta differenziata: tra educazione civica e gesto di convivenza

Coinvolgere i migranti e i rifugiati che vivono sul territorio

Sulla via Domiziana un percorso di risanamento sociale

“Let’s clean Castel Volturno”, “Puliamo Castel Volturno”: dalle parole ai fatti. Domenica 15 dicembre, quasi cinquecento migranti africani hanno dato il loro contributo per la pulizia della via Domiziana e zone limitrofe, all’interno del comune di Castel Volturno. L’iniziativa, promossa dal Movimento dei Migranti e dei Rifugiati, dal centro sociale “Ex canapificio”, dai Padri Comboniani, dalla Caritas Caserta e dal circolo Sel di Castel Volturno, ha stupito per il successo ottenuto. La zona interessata dall’opera di bonifica e raccolta differenziata è di notevole interesse ambientale, dato che si estende tra il mare e la pineta alle spalle.

Decenni di cementificazione e smercio di rifiuti hanno ridotto chilometri di litorale campano a una grande discarica a cielo aperto, compromettendo il tessuto agricolo e il sistema delle falde acquifere sotterranee. I mezzi per la raccolta sono stati messi a disposizione dalla Senesi spa, società  che su mandato del comune dal settembre 21 gestisce il servizio di smaltimento rifiuti. La raccolta differenziata è effettuata tramite il porta a porta. L’obiettivo è di raggiungere il 51 percento: nel periodo tra marzo e novembre la media è stata del 3 percento, coinvolgendo circa 15mila abitanti su 24mila.

Collaborazione vuol dire miglioramento e conoscenza


Data la notevole presenza di partecipanti all’iniziativa, i migranti sono dovuti ricorrere a una colletta per l’acquisto di ulteriori sacchetti e guanti da lavoro. La giornata ha fatto dimenticare, almeno provvisoriamente, quanto sia difficile la convivenza, soprattutto se ha come campo un forte degrado sociale foriero di violenza. Non sono lontani i giorni della strage di migranti del settembre 28, proprio a Castel Volturno. Gli strascichi sono difficili da sopire. Eppure l’iniziativa dello scorso dicembre dimostra come sia possibile trovare interessi vantaggiosi per tutti. Si è iniziato dal ripulire un’area comunale, insieme. Lo stare a contatto con l’altro toglie paure e diffidenze, crea forza sociale, soprattutto a Castel Volturno, comune commissariato. L’iniziativa ha cercato di far vedere il migrante come soggetto da includere nel tessuto sociale, dove ha pieno diritto di espressione e di essere coinvolto per il miglioramento delle condizioni della comunità .