Riproposta dai volontari milanesi l ' iniziativa Casa degli angeli

"Sull'autobus i clochard possono salire per stare un po' al caldo. Cerchiamo anche di convincerli a chiedere ospitalità  in uno dei dormitori " .

Il comune di Milano ha sempre mostrato la propria sensibilità  nei confronti della delicata situazione dei senza fissa dimora e non si è smentito neppure quest’anno, destinando cospicue risorse finanziarie ai volontari operanti nel settore.
La Casa degli angeli è un bus di 18 metri ristrutturato e messo a disposizione da ATM, Azienda dei trasporti milanesi, riscaldato e composto da una zona per mangiare, una per riposare, una di pronto soccorso e una per i servizi igienici. Il progetto mira a fornire ai senza fissa dimora  non soltanto i servizi di prima necessità , ma anche un sostegno psicologico ed assistenza sanitaria.
I volontari gireranno nel territorio milanese nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 14, portando aiuto ai più bisognosi.
L’iniziativa rientra nel Piano antifreddo, progetto che il comune di Milano ha elaborato in favore dei senza tetto e cui sono stati destinati fondi per oltre un milione di euro.

La riproposizione dell’iniziativa

Gli straordinari esiti raggiunti nel 2012 hanno condotto alla riproposizione dell’iniziativa sociale, nata dalla sinergia tra il comune di Milano, ATM e l’associazione City angels.
Rilanciata lo scorso 25 novembre, l’attività  degli angeli proseguirà  fino al prossimo 15 marzo e mira a garantire ai clochard di usufruire di circa 2700 posti letto nei dormitori della città .
L’autobus dell’Atm nei primi cinque giorni di attività  ha raggiunto quasi 500 senza fissa dimora, offrendo loro cibo, coperte e vestiti, oltre che l’opportunità  di rifugiarsi al caldo per qualche ora.
La Casa degli angeli è ormai un punto di riferimento per centinaia di persone disagiate, poiché rappresenta un’occasione per sfuggire al freddo e per godere di un pasto caldo.
” Sull’autobus i clochard possono salire per stare un po’ al caldo ” , ha sottolineato Mario Furlan, fondatore degli angeli. ” Cerchiamo anche di convincerli a chiedere ospitalità  in uno dei dormitori ” .
Nell’ambito del piano sono state create 11 unità  che a turno offrono assistenza nelle varie zone di Milano a chi non ha dimora, coadiuvate dall’allestimento di tre linee telefoniche cui i cittadini possono inviare segnalazioni di senza tetto.

Il censimento della Bocconi

Nel mese di marzo lo studio racCONTAMI, realizzato dall’Università  Bocconi con l’aiuto di 900 volontari della fondazione Debenedetti ha portato alla luce gli spaventosi numeri del fenomeno del vagabondaggio: secondo le stime, a Milano sono oltre 2500 i clochard, sebbene il censimento abbia calcolato soltanto chi, al momento della rilevazione, fosse stato visto per strada o in uno dei dormitori pubblici e non siano stati considerati anche tutti coloro che vivono in baracche o in edifici abbandonati.
Il 90 % dei senza tetto è di sesso maschile ed ha un’età  compresa tra i 44 e i 60 anni; l’83 % è costituito da stranieri.
L’analisi effettuata dal celebre ateneo milanese ha inteso fornire una prospettiva, soprattutto alla luce della recente crisi economico-finanziaria, del fenomeno e delle motivazioni che hanno condotto allo stato di povertà  e di marginalità .

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