Le città  più virtuose che hanno raggiunto l ' obiettivo del 65% di raccolta differenziata

La novità  dell'anno è la crescita dei ricicloni nel centro sud che passano dal 15 al 20 per cento del totale nazionale

Giunti alla XXI edizione, Legambiente ha premiato i Comuni Ricicloni  2014,  quei comuni cioè che hanno raggiunto la soglia del 65 percento di differenziata grazie all’organizzazione della raccolta porta a porta e all’adozione della tariffa puntuale sui rifiuti.

I punti di forza dei Comuni Ricicloni

Le regioni migliori in classifica sono quelle del nord est d’Italia, Veneto e Friuli Venezia Giulia in testa. Migliora la situazione delle regioni del Centro e del Sud, con le Marche che vivono un consistente miglioramento. La formula del successo è che molti comuni hanno applicato un sistema diffuso di raccolta porta a porta dei rifiuti e una tariffazione incentrata su un sistema di sconto per lo smaltimento in discarica in base alla performance della differenziata (più il materiale è ben differenziato e meno si paga). Non manca l’utilizzo delle nuove tecnologie, con app che ricordano all’utente quale materiale lasciare il giorno seguente davanti alla porta. Le grandi città  non sono presenti in classifica sebbene alcune siano sulla buona strada. Milano ha raggiunto il 50 percento di differenziata in virtù del sistema di raccolta porta a porta, la prima in Italia come città  con più di un milione di abitanti, e in Europa è seconda solo a Vienna.

L’obiettivo di raccolta da destinare al riciclaggio

Con la pubblicazione del dossier Legambiente rilancia l’appello al Governo di applicare al più presto la legge sulla raccolta differenziata da destinare al riciclaggio. E’ controproducente slittare di altri anni l’obiettivo di raccolta fissato dal decreto legislativo 152 del 2006. Infatti dal 2013 i comuni che non hanno raggiunto il 65 percento di differenziata pagano un addizionale del 20 percento sulla tariffa sui rifiuti conferiti in discarica. Con l’articolo di modifica presente nella legge di stabilità  la maggiorazione tariffaria si inizierà  a pagare solo dal 2015. Il risultato? I costi di mala gestione ricadrebbero ancora una volta sui cittadini, le amministrazioni non prenderebbero impegni concreti in tempi brevi nonostante gli esempi concreti offerti dai comuni più virtuosi, appunto i Comuni Ricicloni 2014,  che hanno dimostrato quanto sia praticabile l’obiettivo del 65 percento.

L’auspicio è che una vergogna molto italiana possa essere presto un’occasione di rilancio verso un settore dell’economia verde che promette molti posti di lavoro (150 mila), augurandoci che la tutela dell’ambiente veda finalmente riconosciuta la sua fondamentale importanza rispetto al condono di ecotasse e di reati ambientali sempre troppo frequenti.

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