Le aspettative del consigliere Pomante non sono state deluse: venerdì19 settembre al forum cittadino si sono presentati comitati di quartiere, associazioni e singoli cittadini desiderosi di confrontarsi sui possibili vantaggi che garantirebbe la collaborazione tra cittadini e comune nella gestione dei beni comuni teramani.
L’associazione culturale DEMOS è stata coinvolta per promuovere un percorso di informazione e confronto che coinvolga forze politiche e cittadini nell’elaborazione di un regolamento ad hoc per l’impegno condiviso nella cura dei beni comuni, materiali ed immateriali. In virtù di ciò, DEMOS ha già messo a disposizione online una bozza preliminare di regolamento (vedi allegato) perché tutti i cittadini possano visionarla e attiverà nei prossimi giorni un forum telematico che dia inizio ad uno scambio di idee, proposte, modifiche e che conduca all’elaborazione del testo definitivo del regolamento che il consigliere Pomante presenterà poi all’amministrazione comunale.
Si assiste cosìalla concretizzazione del principio di sussidiarietà (art.118, ultimo comma della Costituzione) e dell’articolo 24 del Decreto Legge n.133 del 12 settembre 2014 (il cosiddetto Sblocca Italia), per il quale i cittadini impegnati in azioni di tutela dei beni comuni avranno diritto ad agevolazioni sulle tasse comunali.
Teramo verso il Regolamento
” Adottare il regolamento significherebbe per il comune di Teramo ridurre la spesa pubblica e instillare nel cittadino un atteggiamento di affetto nei confronti del bene pubblico ” . Il consigliere Pomante giustifica cosìl’importanza che è convinto possa avere l’adozione del regolamento e quindi l’ufficializzazione di un’amministrazione condivisa dei beni comuni. Essi non sono da considerarsi né pubblici, né privati, ma di responsabilità di tutta la comunità . Il tempo della delega all’amministrazione pubblica volge al termine e lascia spazio ad un impegno generale da parte di tutti i cittadini.
Pomante sottolinea la necessità che i teramani si appassionino alla tutela dei beni della loro città per ” riportare all’antico splendore tutti gli spazi pubblici e contribuire al decoro urbano in modo considerevole. Ad oggi il nostro comune vive in una situazione finanziaria difficoltosa e conseguentemente di degrado ” .
Il consigliere non tralascia il punto del regolamento (che per il momento è quello approvato a Bologna) riguardante l’innovazione digitale del comune: ” è nostra intenzione promuovere ogni progetto legato al concetto di Smart City per rendere unico il rapporto con il cittadino e con il turista. Una città informatizzata ed organizzata è una città in cui si vive meglio ” . Una piattaforma per sottoporre le proprie iniziative di miglioramento di servizi e spazi della città di Teramo è già disponibile online con il nome di Wikiteramo.
Un maggiore incentivo all’approvazione del regolamento in tanti altri comuni italiani sarà , infine, l’articolo 24 del Decreto Legge Sblocca Italia entrato di recente in vigore, per il quale sono previste riduzioni o esenzioni di tributi per i cittadini che si impegnano a mantenere il decoro urbano con iniziative di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in generale volte alla valorizzazione dei beni comuni della loro città .
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