Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani

"L'iniziativa, rivoluzionaria nella sua portata, intende quindi responsabilizzare e rendere partecipi i cittadini."

L’opera di sensibilizzazione riguardante la tutela dei beni comuni urbani portata avanti da Labsus continua ad ottenere buoni risultati. Infatti anche il comune di Macchiagodena, in provincia di Isernia, ha approvato all’unanimità il regolamento (vedi allegato). Il progetto è stato accolto per la prima volta dalla città di Bologna ed è per questo che viene immediato fare un confronto con il regolamento bolognese. Mentre alcuni comuni, come quello siciliano di Acireale, hanno adottato l’articolato della città di Bologna senza apportarvi modifiche sostanziali, nel caso di Macchiagodena le differenze sono più numerose. Per quanto riguarda la prima parte, cioè quella delle finalità e dei principi generali, non si ravvisa alcun cambiamento rispetto al regolamento bolognese. Le difformità iniziano invece ad emergere dall’articolo 7, sulla promozione dell’innovazione sociale, assente nel regolamento di Macchiagodena, come anche il nono, sull’innovazione digitale. Modifiche si trovano anche nell’articolo sulla proposta di collaborazione tra cittadini e amministrazione. Questa segue infatti un iter più lungo nella città di Bologna, dove la proposta oltre ad essere sottoposta ad una valutazione tecnica da parte dei gestori dei servizi pubblici coinvolti, viene valutata anche dal Presidente del Quartiere interessato. Rilevante, è il fatto che in entrambi i regolamenti, si evidenzi che gli interventi dei cittadini potranno avere come oggetto spazi pubblici e spazi privati ad uso pubblico. Ad esempio nel secondo caso le attività intraprese non devono compromettere le caratteristiche proprie di quello spazio in modo eccessivo. E ancora, nel regolamento di Macchiagodena rispetto alla delibera comunale di Bologna, manca un articolo specifico sulle agevolazioni previste per i cittadini attivi che intraprendono azioni di tutela di un bene urbano. Nel regolamento molisano infatti, non è prevista una semplificazione delle procedure amministrative, sia dal punto di vista delle tempistiche, sia dal punto di vista della complessità della documentazione che i cittadini devono presentare alle amministrazioni. Cosa che invece, è detta esplicitamente in quello di Bologna. Non essendo stato riportato tale articolo nel regolamento di Macchiagodena, per capire il funzionamento dell’iter amministrativo, si deve fare riferimento all’articolo 9, illustrante la gestione delle proposte di collaborazione. L’iter prevede, per esempio, che la proposta, avanzata dai cittadini o dalle amministrazioni stesse, indichi quali siano gli spazi e i soggetti interessati, così da far emergere le modalità e le finalità dell’intervento. Qualora la proposta determini modifiche sostanziali allo stato dei luoghi in questione, dovrà esserei sottoposta al giudizio della Giunta. Se l’istruttoria avrà esito positivo l’iter amministrativo si concluderà con la sottoscrizione della proposta da parte dell’ufficio competente. Rilevante e’ anche l’articolo sulla comunicazione collaborativa tra istituzioni e cittadini. Ci si riferisce all’articolo 23 per il comune molisano e del 29 per quello emiliano. Nel primo si può vedere come Macchiagodena sia stata più sintetica, utilizza infatti solo due commi invece di quattro, e riporta come il Comune utilizzi tutti i canali di comunicazione in suo possesso (senza però specificare quali) per tenere informati i cittadini sulle possibili forme di collaborazione. Mentre nel secondo, più lungo, ci si sofferma maggiormente su tali strumenti usati dal comune di Bologna, tra cui manuali d’uso diffusi per via telematica per informare i cittadini circa le possibilità di collaborazione sulla riqualificazione di alcune zone della città. Dall’analisi appena svolta si può constatare come sabato 29 novembre sia stata una data importante per Macchiagodena. Questo è stato infatti il primo comune molisano ad adottare il regolamento. L’iniziativa, intende responsabilizzare e rendere partecipi i cittadini verso la cura dei beni comuni, includendo per questo meccanismi di coinvolgimento della cittadinanza in tale attività. Entusiasta si è mostrato il sindaco, Felice Ciccone, il quale ha spiegato che si renderà disponibile a lavorare con i cittadini per rendere il borgo di Macchiagodena un esempio di buona cittadinanza attiva verso ciò che è di tutti e in quanto tale va difeso e protetto.

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ALLEGATI (1):