Nella città  natale di Colombo cittadini e amministrazione collaborano per i beni comuni

"Prendersi cura dei beni comuni equivale a prendersi cura delle persone che di quei beni possono usufruire e quindi delle loro possibilità  di sviluppo come individui"

Ad oggi sono 25 i comuni italiani che hanno adottato il  regolamento  e 54 quelli che lo stanno adottando, per coinvolgere i propri cittadini nella cura dei beni comuni in qualità  di portatori di risorse preziose e non più di utenti passivi in attesa dell’erogazione di servizi. ” Il presupposto, troppo spesso trascurato ” – ha commentato il vicesindaco Marina Costa – ” è che le persone sono portatrici non solo di bisogni e richieste, ma anche di capacità . E possono aver voglia di metterle a disposizione della comunità  per risolvere problemi di  interesse generale. Dare loro la possibilità  di farlo, in modo semplice e senza troppa burocrazia, può cambiare il modo di vivere le città  ” .
In Italia ci sono, secondo il sito Riusiamolitalia.it,  sei milioni di beni immobili non usati o sottoutilizzati  tra i quali si annoverano scuole, asili, capannoni aziendali, monasteri, edifici comunali, teatri, beni confiscati alla criminalità  organizzata. Secondo  Giovanni Campagnoli, autore di  Riusiamo l’Italia,  se le amministrazioni italiane orientassero le loro politiche con la finalità  di recuperare anche soltanto l’1 per mille di questi immobili, si produrrebbero 73mila posti di lavoro.  Cogoleto  si schiera cosìdalla parte dei comuni intenzionati a invertire la tendenza che conduce a degrado e disillusione, come ci spiegano il  sindaco Anita Venturi e il vicesindaco Marina Costa in questa intervista congiunta  illustrando il percorso di adozione del regolamento e le previsioni per un futuro di collaborazione.

Perché secondo voi è importante per il vostro comune adottare il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani? Come pensate che cambierebbero i rapporti tra amministrazione e cittadini?
Sindaco e vicesindaco concordano sul fatto che Cogoleto abbia una forte tradizione di partecipazione e collaborazione tra cittadini e amministrazione: ci sono tante associazioni di cittadini che si occupano di piccoli interventi come la manutenzione di aiuole o che hanno ottenuto spazi all’interno di edifici comunali che ora utilizzano come sedi. Anche prima dell’approvazione ufficiale del regolamento, la manutenzione di Sciarborasca, frazione del comune di Cogoleto, è stata affidata ad alcuni cittadini costituitisi nell’associazione Sciarborasca Bene Comune. Adottare il regolamento ha significato acquisire un prezioso strumento con cui poter gestire e valorizzare al meglio l’operato delle tante associazioni già  attive sul nostro territorio e snellire la burocrazia necessaria per l’implementazione degli interventi attraverso i patti di collaborazione. Il Sindaco Venturi aggiunge di non poter prevedere in quale misura  cambieranno i rapporti tra l’amministrazione e i cittadini, ma lo spirito collaborativo che già  li caratterizza non può che prospettare un successo.

Una volta approvato il Regolamento, come pensate di coinvolgere le scuole del suo comune nella promozione del principio di sussidiarietà ?
La nostra amministrazione è molto attenta e incline a proporre progetti di sensibilizzazione alla cura e al rispetto del proprio territorio. Nelle scuole di Cogoleto sono attivi da diverso tempo numerosi laboratori di educazione ambientale che istruiscono i ragazzi a differenziare correttamente i rifiuti, nonché percorsi di approfondimento per conoscere la storia del nostro paese, di cui era originario Cristoforo Colombo, e per tutelare i numerosi monumenti presenti sul nostro territorio. Una prima bozza del regolamento è stata inviata alla direzione didattica di modo da coinvolgere il polo scolastico di Cogoleto nella definizione di esso. Con il rodaggio del regolamento e la creazione dei patti di collaborazione ad hoc per ogni intervento, nel tempo sicuramente anche i ragazzi delle scuole di Cogoleto verranno coinvolti in attività  più pratiche volte alla tutela dei nostri beni comuni.

Cogoleto, antico borgo di pescatori, fa oggi rivivere le sue tradizioni marinaresche nell’accoglienza dei molti turisti che ogni anno visitano la costa ligure. Data la vostra economia locale, in che modo pensate che il Regolamento potrebbe coinvolgere i turisti e fare di loro soggetti portatori di risorse impiegabili nella cura dei beni comuni cogoletesi?
Cogoleto è il paese natale di Cristoforo Colombo, andiamo molto fieri di questa eredità  storica ed è un fattore su cui puntiamo molto per promuovere il nostro comune. L’offerta turistica è ampia: sagre e processioni in onore dei santi patroni, le ” Settimane della Cultura ” , appuntamenti imperdibili con le arti, lo sport e la letteratura organizzati ogni anno nei mesi di settembre e ottobre, il mercatino di prodotti artigianali che anima mensilmente le strade del comune, sono solo alcuni degli eventi con cui Cogoleto accoglie e intrattiene i suoi visitatori.  E le associazioni attive sul nostro territorio ricoprono un ruolo centrale nell’organizzazione delle Settimane della Cultura o dei laboratori con cui Cogoleto partecipa al  Festival della Scienza  di Genova. Di certo, quindi, i turisti che affluiscono ogni anno nel nostro paese sono numerosi e potrebbero costituire un bacino di risorse non indifferente. E’ una domanda interessante che ci siamo posti durante la discussione che ci ha portato all’approvazione del regolamento. A Cogoleto sono presenti turisti che usufruiscono delle seconde case e quindi hanno un rapporto costante con il nostro comune e non sono solo turisti “mordi e fuggi”. Nel periodo estivo, da giugno a settembre, quando le seconde case sono più utilizzate, faremo degli incontri nei vari quartieri per elaborare qualche progetto studiato ad hoc per le persone che soggiornano da noi per i mesi estivi.

Da chi è arrivata la proposta di adottare il Regolamento? Come ne è venuta a conoscenza la vostra Giunta?
Risponde la promotrice dell’iniziativa, il vicesindaco Costa: ” Ho proposto il regolamento poiché avevo condiviso fin dall’inizio con alcuni colleghi il percorso e quindi ne ho fatto partecipe la mia Giunta e il mio Consiglio Comunale. A tal proposito voglio ringraziare moltissimo il Professor Arena e la Dottoressa Rosito con cui abbiamo condiviso in questi anni molti percorsi comuni sui temi della partecipazione e dell’associazionismo”.

Prima di venire approvato, avete fatto circolare il Regolamento tra le associazioni cittadine e in generale tra gli attori dell’opinione pubblica attraverso incontri, distribuzione di materiale, una piattaforma informatica interattiva sul sito del comune o simili? In che modo i cittadini sono stati coinvolti nella stesura del testo del Regolamento? Il testo del Regolamento è reperibile online per permettere ai cittadini di Cogoleto di proporre modifiche di modo da adattarlo il più possibile alla vostra realtà  comunale?
Nel momento della proposta di adozione del regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, il vicesindaco  Marina Costa ha attivato varie consulte con la cittadinanza di Cogoleto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle prospettive dell’adozione di tale documento. Alcune associazioni hanno ricevuto il testo del regolamento perché avessero la possibilità  di confrontarsi e discuterne prima che venisse approvato. Aggiunge il vicesindaco: ” Il testo definitivo sarà  disponibile a breve sul sito del comune, la delibera non era immediatamente eseguibile e quindi non c’erano i tempi tecnici per pubblicarlo subito. Nella delibera di accompagnamento al regolamento abbiamo predisposto un anno di sperimentazione per poter verificare se ci sono degli aspetti migliorabili ” .

Quest’ultima è più una curiosità  che non una vera e propria domanda… il 66,7% dei lettori dell’articolo pubblicato sul sito de ” Il secolo XIX ” rispetto all’approvazione del Regolamento nel comune di Cogoleto si è definito  allibito  dopo la lettura del suddetto articolo.  Cosa pensate di questo? In generale, quali pensate possano essere le resistenze e le critiche che un’amministrazione comunale che ha deciso di agire secondo il principio di sussidiarietà  può incontrare?
Il sindaco Venturi afferma: ” Ho sempre sostenuto che la responsabilità  di fornire servizi e assistenza ai cittadini spettante alle istituzioni non dovesse ricadere sul mondo del volontariato, ma ad oggi abbiamo bisogno anche di questo se vogliamo far funzionare le cose. Le risorse dei comuni italiani sono sempre più esigue e con esse si esaurisce la speranza che la situazione attuale possa migliorare. L’adozione del regolamento da parte di un numero crescente di comuni e la volontà  di tanti cittadini e cittadine di volersi impegnare nella cura dei beni comuni sono piccoli grandi segnali di una comunità  che ha a cuore l’interesse generale e il futuro del paese ” . Aggiunge il vicesindaco Costa: ” Io sono abituata da sempre a lavorare sulle innovazioni all’interno della pubblica amministrazione cercando di apportare proposte che possano andare nella direzione di un miglioramento di vivibilità  per i nostri cittadini. Penso che la strada maestra sia costruire un rapporto fra diritti e doveri ed il regolamento per la collaborazione ed altri atti come il bando per l’associazionismo e il volontariato ed il piano di zona presenti nel nostro comune, aiuteranno a riscrivere dei codici in cui i cittadini sono sempre più protagonisti delle scelte amministrative. Il mio slogan è “amministrare con i cittadini”. Il regolamento approvato è un tassello di questo percorso ” .

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