Si amplia la rete dei Comuni che si aprono all'amministrazione condivisa

"Gli amministratori sempre più dovranno ascoltare i cittadini, mettere in rete idee e risorse. Anche la struttura comunale, gli uffici e i dipendenti saranno stimolati a cambiare i rapporti con i cittadini"

Il 29 luglio 2015, il comune di Fumane, in provincia di Verona, ha approvato il Regolamento per la tutela dei beni comuni, promosso da Labsus. Abbiamo intervistato Maria Paola Nicolis, Consigliere di maggioranza per la lista Solidarietà e Pluralismo e il sindaco Mirco Corrado Frapporti che ci hanno raccontato l’esperienza del loro comune e come si è realizzato l’iter di adozione del testo.

1. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad adottare il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani?

Più volte, in questi anni, ci siamo imbattuti nell’esperienza di quanto sia importante che i cittadini si assumano in modo nuovo la responsabilità e la gestione dei beni comuni.
Durante l’anno precedente al rinnovo dell’Amministrazione comunale, nella fase di confronto aperto con la cittadinanza nel raccogliere richieste ed esigenze in vista della stesura del Programma amministrativo, l’avv. Franco Dalla Mura, nostro concittadino, ci ha entusiasmati nel presentarci la sussidiarietà come modalità di esprimere la nostra cittadinanza attiva.
Ci siamo subito resi conto di quanta novità poteva portare questo stile amministrativo nella vita civile e quanto cambiava il modo di approcciarsi dell’Amministrazione verso i cittadini: una rigenerazione di entusiasmo, di risorse, di solidarietà, di collaborazione e di aiuto reciproco. Per questo abbiamo voluto mettere la Sussidiarietà come punto focale nel nostro programma, presentando tale principio nelle assemblee per tutta la campagna elettorale.
All’indomani del positivo risultato delle urne, un nutrito gruppo di lavoro (25/30 persone) ha cominciato a trovarsi per discutere sugli aspetti su cui indirizzare il nostro regolamento e su come svilupparlo. Vi abbiamo lavorato per diversi mesi, sempre accompagnati dall’amico Franco e da due-tre assessori. Frequentemente ci siamo scontrati con il nostro vecchio modo di pensare e operare, per cui abbiamo dovuto liberare anche il nostro linguaggio da preconcetti e storture.
Una volta steso il regolamento, lo abbiamo presentato alle Associazioni e chiedendo loro anche eventuali integrazioni.
Finalmente a fine luglio 2015 è stato portato in Consiglio comunale e approvato.

2. Come pensate che cambieranno i rapporti tra amministrazione e cittadini?

Cambieranno i rapporti, eccome! Gli amministratori sempre più dovranno ascoltare i cittadini, accogliere le loro richieste, mettere in rete idee e risorse. Anche la struttura comunale, gli uffici e i dipendenti saranno stimolati a cambiare i rapporti con i cittadini.

3. Come pensate di coinvolgere altre istituzioni, associazioni e le scuole del vostro comune nella promozione del principio di sussidiarietà?

Riteniamo importante coinvolgere in questo percorso di promozione del principio della sussidiarietà anche i Comuni limitrofi con cui dall’inizio del mandato abbiamo iniziato una collaborazione significativa nella costruzione di una comune prospettiva amministrativa. Faremo incontri insieme e promuoveremo uno scambio di buone prassi. Per quanto riguarda le associazioni continueremo il percorso di confronto e formazione iniziato nella fase preparatoria del regolamento. Con le scuole, invece, ci attiveremo da una parte per sostenere i gruppi di genitori che già si stanno organizzando. A questo proposito segnaliamo che con il nuovo anno scolastico partirà per la prima volta nel nostro comune un’esperienza di Pedibus per i bambini della scuola primaria. D’altra parte con gli insegnanti e i servizi socio-educativi vogliamo promuovere negli alunni una cultura della cor-responsabilità e del bene comune attraverso anche la creazione di una cooperativa scolastica.

4. Avete condiviso l’approvazione del Regolamento con un gruppo di cittadini molto motivato. Come è avvenuto il percorso e quali sono stati gli attori principali?

Alcuni fermenti si stanno muovendo. In questo periodo, alcuni genitori stanno pensando insieme all’assessore ai servizi sociali un progetto per offrire uno spazio di ritrovo per preadolescenti e adolescenti, un paio di volte la settimana.
Un gruppo di cittadini residenti in un quartiere ha espresso il desiderio di prendersi cura dell’area verde della sua zona.
Probabilmente i genitori dei bambini che frequentano il micronido si ritroveranno qualche giornata a rendere più accogliente il cortile antistante il servizio.
Chi ha espresso il desiderio di tenere pulita l’area antistante il municipio e i marciapiedi intorno.
Per queste idee, si tratta ora di avviare il percorso richiesto.

5. In generale, quali pensate possano essere i problemi che la vostra amministrazione dovrà affrontare avendo deciso di agire secondo il principio di sussidiarietà?

Saranno richiesti tempi di ascolto, accordo, decisione, anche con gli uffici comunali preposti. Per questo è previsto un percorso di formazione con i dipendenti comunali.
Ci vorrà la pazienza di mettere in atto percorsi corretti, in cui davvero i cittadini si possano prendere a carico qualche aspetto della vita sociale.
Ci vorrà pazienza per mettere insieme le persone e fare in modo che nessuno senta “sua proprietà” quanto intende realizzare o ha realizzato, ma un bene comune.

Di seguito, il testo del regolamento approvato dal comune:
Regolamento sussidiarietà 29_lu_2015 Fumane

Leggi anche: