La prima iniziativa di #noisiamotrento coinvolgerà  rifugiati e richiedenti protezione internazionale

"E noi i richiedenti asilo vogliamo considerarli cittadini a tutti gli effetti. Sono persone coinvolte come noi in questo progetto, persone che vogliono prendersi cura della nostra città "

” Ci rubano il lavoro ” . ” Un giorno in Italia ci saranno più stranieri che italiani ” . ” Incrementano la delinquenza nelle nostre città  ” . Tutti questi luoghi comuni su quei migranti che ogni giorno si avventurano nelle nostre città  e nei labirinti della nostra burocrazia e dei nostri pregiudizi non trovano terreno fertile a Trento, dove da lunedì28 settembre, nell’ambito della campagna #noisiamotrento, una trentina di richiedenti protezione internazionale suddivisi in squadre da sei persone si occuperanno di mantenere pulite diverse aree della città .
Il leitmotiv delle politiche dell’amministrazione comunale è la partecipazione dei cittadini. E noi i richiedenti asilo vogliamo considerarli cittadini a tutti gli effetti. Sono persone coinvolte come noi in questo progetto, persone che vogliono prendersi cura della nostra città  ” , sintetizza cosìil significato dell’iniziativa l’assessora alle politiche sociali Mariachiara Franzoia.

Le attività  previste

L’iniziativa di spazzamento a cura dei richiedenti asilo  ospitati a Trento avrà  durata trimestrale e interesserà  le circoscrizioni del Centro storico (Piedicastello e Gardolo), di Oltrefersina e di San Giuseppe – Santa Chiara. I ragazzi coinvolti hanno tutti un’età  compresa tra i 18 e i 30 anni e vengono principalmente da Gambia, Senegal, Mali, Nigeria, Ghana, Costa d’Avorio, Mauritania, Guinea-Bissau. Il progetto è il frutto della collaborazione tra il Centro Informativo per l’Immigrazione curato dalla Provincia, il Comune di Trento, Atas Onlus, Centro Astalli, le Cooperative Punto d’Approdo e Consorzio Lavoro Ambiente, il consorzio Multiservizi e Dolomiti Ambiente. Quest’ultima è la società  che gestisce la raccolta dei rifiuti nei comuni di Trento e Rovereto e che fornirà  le attrezzature e la formazione necessarie perché gli interventi di pulizia si svolgano nella massima sicurezza ed efficienza. I volontari,  tutti ospitati presso la Residenza Brennero e in diversi appartamenti dislocati sul territorio cittadino, hanno lasciato i loro paesi di origine per motivi legati a gravi violazioni dei diritti umani e a  situazioni di guerra e povertà , sono ora  in attesa di ricevere il riconoscimento dello status di rifugiato.

Regolamento  sui beni comuni

Il fil rouge di cui parla l’assessore Mariachiara Franzoia trova sicuramente il suo inizio nel marzo di quest’anno in occasione dell’approvazione del regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, uno strumento normativo che sempre più comuni italiani hanno deciso di adottare per dare forma e concretezza all’impegno e alle proposte dei cittadini. Il percorso di questo filo è reso ben visibile nella sezione ” Beni Comuni ” del sito istituzionale del comune di Trento, una sorta di vetrina per tutte le iniziative che hanno come obiettivo il coinvolgimento dei cittadini nella cura della città . La campagna #noisiamotrento ne racchiude molte ed è stata presentata giovedì24 settembre in presenza del testimonial ufficiale, il playmaker della squadra di basket Dolomiti Energia Trentino Andres Pablo Forray.

… E  iniziative di cura della città 

Su  Labsus abbiamo già  dato notizia di numerose iniziative passate che hanno coinvolto i cittadini di Trento nella cura della loro città : ” Panchina Pulita ” e ” Casa Solidale ” per sensibilizzare al tema della vita di strada dei senzatetto e dar loro sostegno, ” Adotta un Bene Comune ” , ” Argentario Day ” e le giornate delle Circoscrizioni, il più recente ” I Giovani si prendono cura di spazi urbani – il bello ci salverà  ” . A fianco a queste, nuove sfide per la cittadinanza e l’amministrazione di Trento nella lotta al degrado, come ” Al mio quartiere ci penso anch’io ” , nell’ambito del quale Dolomiti Ambiente e il comune si impegnano a facilitare interventi di pulizia da parte di volontari predisponendo un form sul sito istituzionale che permetta ai cittadini di ricevere l’attrezzatura per l’azione che hanno proposto e attivarsi nel minor tempo possibile.
Su FuturaTrento, una piattaforma virtuale nata nell’ambito dell’iniziativa ” I Giovani si prendono cura di spazi urbani – il bello ci salverà  ” e che permette ai cittadini di interagire con i loro amministratori e avanzare proposte per vivere meglio la loro città , è possibile segnalare l’ubicazione di edifici imbrattati da graffiti. Il comune si impegna a ripulirli, qualora siano di proprietà  comunale, o di contattare il privato di riferimento per richiedere il consenso a procedere alla riverniciatura dietro il pagamento di un contributo per le spese.
Il SensorCivico è un prezioso strumento di dialogo tra amministrazione e cittadini attivo dal 2012: da oggi si veste di una nuova grafica, più intuitiva e accattivante, che sia a prova dell’utente meno pratico con la tecnologia, ed è stato predisposto un contatto Whatsapp per interazioni ancora più celeri (3385722794). Previa registrazione, ogni cittadino di Trento può servirsi del SensorCivico per segnalare zone di degrado, avanzare proposte e soluzioni, sentirsi parte di una comunità  a cui interessa preservare la bellezza e la vivibilità  di Trento.
Senso di appartenenza che si intensifica con la visibilità  che si vuole garantire alla campagna #noisiamotrento: sugli account Facebook e Twitter dell’amministrazione comunale e di Dolomiti Energia Trentino verranno pubblicate foto e video di azioni positive e di cura della città . Gli autori delle più apprezzate dai giocatori della squadra di basket Dolomiti Energia Trentino riceveranno un biglietto omaggio per una partita.
Sembra solo l’inizio di una serie di azioni di cura e rispetto di questa città , tutte contrassegnate dal tag #noisiamotrento, una campagna che il sindaco Alessandro Andreatta vorrebbe non estemporanea e che ha cosìcommentato: ” Nello slogan ‘noi siamo Trento’ la parola più importante è il ‘noi’. Il ‘noi’ indica la volontà  di promuovere il protagonismo dei cittadini, il protagonismo di chi vuole aiutare, di chi segnala ” .

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