Resoconto di Pino Presicci, presidente della Consulta delle Associazioni

L'amministrazione condivisa arriva nel tarantino

La rete pugliese dell’amministrazione condivisa continua ad allargarsi: fa tappa nel tarantino, precisamente a Massafra, città  importante dalla lunga storia, pioniera nel Salento del nuovo modo di amministrare la cosa pubblica. Fondamentale per l’organizzazione della serata è stato il ruolo delle realtà  associative locali riunite nella Consulta delle Associazioni, presieduta da Pino Presicci. L’incontro ha avuto il  Patrocinio del Comune di Massafra, rappresentato dal Sindaco Martino Carmelo Tamburrano, e della Provincia di Taranto.

Il racconto della serata

L’introduzione degli ospiti e delle tematiche della serata sono state affidate al presidente Pino Presicci che ha sottolineato il ruolo dell’associazione: “In realtà  ci adoperiamo perché nei cittadini si rafforzi una coscienza critica. Avere la capacità  di ‘discernere’, distinguere il vero dal falso, l’utile dall’inutile. – continua Presicci –  Mettersi nella condizione ‘culturale’ di analizzare gli avvenimenti sociale e riordinarli secondo il pensiero forte ovvero – un atteggiamento per cui è possibile stabilire principi certi e conseguenze accettabili.  Del resto. La cultura è tale, se genera percorsi che portano l’uomo a migliorarsi e a rendere proficuo il rapporto tra la comunità  e le istituzioni che la governano“.
In un secondo momento si è passati alla spiegazione, una sorta di esegesi, del principio di sussidiarietà  introdotto nella Costituzione Italiana nell’art.118 comma 4 ormai 15 anni fa: il principio di sussidiarietà  unisce chiaramente il dovere di solidarietà  politica e sociale tra cittadini ed istituzioni presenti nell’art. 2 della Costituzione con il principio di eguaglianza sostanziale presente nell’art.3 della Costituzione. “L’origine latina del termine sussidiarietà  sta ad indicare due significati prossimi, ma distinti: essere pronti ad intervenire e intervenire per sostenere” conclude Presicci.  La sussidiarietà  orizzontale concerne i rapporti tra i cittadini – e loro formazioni – e le amministrazioni pubbliche attribuendo alle prime la facoltà  di svolgere una funzione pubblica. Tanti gli esempi citati durante la serata come applicazione del principio costituzionale: si pensi al bilancio partecipato, come anche l’affidamento delle aree verdi alle aree verdi (già  attuati nella stessa città  di Massafra).

Parola dunque a Pasquale  Bonasora, responsabile per la Puglia di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà .
“Il nostro obiettivo  – ha esordito Bonasora – “è convincerti che conviene prenderti cura dei luoghi in cui vivi, perché dalla qualità  dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità  della tua vita. Il tempo della delega è finito. L’Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali”.
Il progetto di LABSUS si basa su un’idea molto semplice, cioè che ” le persone sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità  e che è possibile che queste capacità  siano messe a disposizione della comunità  per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale ” . L’aspirazione di LABSUS è quella di contribuire alla nascita di un nuovo senso di responsabilità  civile, che spinga il maggior numero possibile di cittadini italiani a mobilitarsi per contribuire alla rinascita del nostro Paese.

Quella che LABSUS promuove è un’idea di sussidiarietà  positiva, che vede la pubblica amministrazione e i cittadini come alleati, protagonisti di un rapporto di collaborazione fondato sulla fiducia reciproca. La sussidiarietà , dunque, anziché fungere semplicemente da principio regolatore delle sfere di competenza dei due poli, pubblico e privato, si pone come la piattaforma costituzionale sulla quale costruire una società  di cittadini autonomi, solidali e responsabili, che si alleano con la pubblica amministrazione per la cura dei beni comuni.

In allegato la locandina dell’evento.

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