La struttura del Regolamento di Bologna si conferma attuale ed idoneo

L’amministrazione pescarese sembra cogliere appieno la rilevanza di un tale disegno normativo e la sua crescente incidenza nel panorama nazionale

Dal punto di vista strutturale, il Regolamento riprende la classificazione e l’elencazione espresse dal regolamento bolognese, di cui condivide interamente i principi e i concetti attuativi della sussidiarietà orizzontale (o più precisamente circolare).
Specificatamente il testo di Pescara si presenta più snello dell’archetipo originario, con una riduzione degli originari 36 articoli in 31.
I 5 articoli presenti nel Regolamento di Bologna ed elisi dall’amministrazione pescarese corrispondono alle disposizioni inerenti l’innovazione digitale e la regolamentazione dell’esercizio della cittadinanza attiva attraverso internet, sottolineando il possibile sviluppo della partecipazione civica attraverso le nuove tecnologie; la rilevanza delle scuole come luogo di formazione di coscienza civica e il loro potenziale ruolo di educatrice per le nuove generazione; alcune disposizioni propedeutiche all’effettivo accesso a forme collaborative. Cesure che non alterano in alcun modo la rilevanza del testo approvato, comprovando come il Regolamento come strutturato fin dal febbraio 2014 rimanga attuale ed idoneo.
L’aspetto più rilevante di tale approvazione si evince dalla lettura delle premesse e della relazione alla delibera.
Viene infatti ricostruito l’intero scenario normativo e regolamentare che nel corso degli ultimi anni si è andato affermando in Italia: in ambito statale, dalla previsione costituzionale dell’art. 118 ultimo comma alla legge sul procedimento amministrativo fino all’art. 24 del decreto c.d. Sblocca Italia, che prevede l’affidamento a privati della cura di beni comuni (sebbene nella critica configurazione della creazione di una sorta di corrispettivo di carattere fiscale); senza tralasciare le innovazioni locali derivanti dai vari Regolamenti comunali approvati prima di esso.
I sottoscrittori, e con essi l’intera amministrazione pescarese, sembrano quindi cogliere appieno la rilevanza di un tale disegno normativo e la crescente incidenza che la collaborazione tra amministrazione e cittadino ha ed avrà in ambito economico e sociale.



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