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Abitazione, lavoro e cibo al centro del Progetto " Ri-generare valore sociale" a sostegno delle famiglie lodigiane

A partire da maggio 2015 il Comune di Lodi, in partnership con decine di altre organizzazioni del territorio comprendente tutti i 62 Comuni della provincia lodigiana, ha dato vita al progetto ” Ri-generare valore sociale nel lodigiano ” , al fine di contrastare il progressivo impoverimento delle famiglie locali e sostenere le stesse in tre ambiti fondamentali: abitazione, lavoro e accesso al cibo.
Tutto, come sempre, nasce in un preciso istante, quello in cui il progetto in questione ottiene un finanziamento di 1.600.000 euro grazie alla vittoria del bando Welfare di comunità  indetto dalla Fondazione Cariplo.
L’aggregazione e la cooperazione di enti pubblici, cooperative sociali e associazioni, attorno al comune intento di migliorare le condizioni di vita delle famiglie lodigiane, garantisce concretezza all’iniziativa, la cui efficacia si deve all’articolazione in tre punti del piano d’azione.

A ognuno un tetto

Il primo punto consiste nel Ri-abitare le case recuperando dai privati abitazioni sfitte e proponendo per le stesse affitti calmierati che agevolino i cittadini in cerca di un tetto e portino al contempo un vantaggio ai proprietari, nonché sostenendo finanziariamente le famiglie impossibilitate a presentare garanzie presso gli istituti di credito. Per aiutarle si reperisce denaro da specifici fondi a rotazione creati grazie al finanziamento iniziale ed alle libere donazioni di cittadini ed enti/istituti. Attraverso queste semplici azioni, l’iniziativa ambisce alla creazione di 90 opportunità  abitative entro tre anni (tempo che coincide con la durata complessiva del progetto).

A ognuno un pasto

Nel 2014 erano duemila i nuclei famigliari del lodigiano che non avevano la possibilità  di godere di tre pasti al giorno. Coordinare reperimento e distribuzione di prodotti alimentari attraverso la raccolta delle eccedenze e la stimolazione di donazioni di cibo fresco da parte della grande distribuzione  è il focus del secondo punto previsto dal piano d’azione: Re-distribuire cibo. I promotori del progetto ambiscono al sostegno continuativo di 90 famiglie entro tre anni dal suo inizio.

A ognuno un lavoro

Nel corso del 2014 gli iscritti alle liste di disoccupazione della provincia di Lodi erano più di 21mila;
chi partecipa attivamente al progetto lo sa e per questo il piano d’azione prevede un terzo punto:
Ri-generare lavoro. L’obiettivo di creare nuove realtà  occupazionali è perseguito attraverso la stimolazione di azioni sinergiche effettuate da Comuni, Camera di Commercio, associazioni datoriali, servizi per il lavoro e sindacati, che si traducono in concreto sostegno a nuove start-up, attività  artigianali/commerciali, nonché a progetti imprenditoriali nel settore dell’agricoltura sociale e all’individuazione di nuove opportunità  occupazionali sul territorio lodigiano. L’obiettivo entro i tre anni dall’inizio del progetto è quello di creare/individuare 90 nuove opportunità  lavorative.
La comunione di intenti dei soggetti coinvolti ha portato alla raccolta di 18mila euro nei primi mesi di lancio dell’iniziativa, a 234mila chili di cibo distribuito nel corso del 2015 e durante lo stesso anno 127mila chili di cibo fresco sono andati alle famiglie e alle parrocchie, per un ammontare complessivo (di alimenti raccolti e distribuiti) stimato attorno ai 540mila euro; ma tali numeri non bastano ad esprimere la portata e l’impatto socio-economico di questo progetto che è appena giunto ad un terzo del suo completamento.

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