Street art, orti sociali, cura del verde pubblico e azioni di partecipazione civile. Queste le attività  possibili dai cittadini che vorranno aderire ai "moduli predefiniti" elaborati dall'amministrazione locale.

La gestione delle proposte di collaborazione nel Regolamento adottato a Pomezia

Gli avvisi e i moduli appena menzionati indicano un modus operandi della amministrazione che trova riconoscimento in una precisa procedura scelta per la gestione dei rapporti con i cittadini attivi. In effetti, come emerge dalla lettura combinata degli artt. 9 e 10 del Regolamento dei beni comuni, adottato dal Comune di Pomezia agli inizi del 2015 (come raccontato in questo articolo della rivista), le proposte di collaborazione presentate dai cittadini possono pervenire anche in risposta ad un avviso pubblico – nel quale si rende noto «l’elenco degli spazi, degli edifici che potranno formare oggetto di interventi di cura o di manutenzione ordinaria, indicando le finalità  che si intendono perseguire attraverso la collaborazione […] » – e/o ad un modulo di collaborazione predefinito. Quest’ultimo consiste in un atto dirigenziale, approvato dalla Giunta, nel quale sono indicati i tratti essenziali degli interventi oggetto del rapporto che sarà  formalizzato, previo accoglimento della proposta da parte degli uffici tecnici competenti per materia e della Giunta Comunale, in sede di stipula del patto di collaborazione.

Puntare sulle nuove generazioni

L’attuazione degli strumenti giuridici con cui si esplica il paradigma dell’amministrazione condivisa, fa emergere nelle città  una dimensione collettiva – la comunità  – in cui i cittadini attivi instaurano tra di loro un rapporto di fiducia e solidarietà  imprescindibile per la condivisione responsabile del bene. Questa forma di legame e di cittadinanza, in pratica, questa riscoperta di valori del tutto opposti all’individualismo e all’egoismo economico che connotano i sistemi da cui è scaturita l’odierna crisi socio-economica, consente la salvaguardia dei beni comuni, dunque dei diritti fondamentali, non solo per il presente ma anche per il futuro. Formare le nuove generazioni appare dunque essenziale e proprio due dei moduli predefiniti approvati dall’amministrazione laziale sono diretti a sensibilizzare i giovani ai temi della cittadinanza attiva e della ” condivisione del comune ” .

Il primo è ” L’arte a cielo aperto. La street art a Pomezia ” in cui il contrasto al degrado e al vandalismo si coniuga con la creatività  urbana. Quest’ultima è una delle finalità  disciplinate all’art. 8 del Regolamento dei beni comuni, in base al quale : «Il Comune promuove la creatività , la formazione e la sperimentazione artistica come uno degli strumenti fondamentali per la riqualificazione delle aree urbane o dei singoli beni, per la produzione di valore per il territorio, per la coesione sociale e per lo sviluppo delle capacità  ».  Nello specifico, l’avviso è rivolto a tutti i ragazzi fino ai 25 anni e alle formazioni sociali composte almeno per la metà  da cittadini con età  non superiore ai 25 anni; le opere urbane saranno realizzate sulle cabine elettriche presenti nella città  e dovranno essere rappresentative di un tema stabilito in accordo con l’amministrazione, pena l’improcedibilità .

Il secondo è ” Tanti amici per un giardino ” con il quale si intende valorizzare i giardini e le aree verdi delle scuole di proprietà  del Comune, indicate nell’avviso, mediante la creazione di orti scolastici e la esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria dei giardini e degli arredi esterni. Questo modulo, pur essendo rivolto anche agli adulti, si presenta come una innovativa proposta formativa per gli studenti basata sui principi della collaborazione e della partecipazione. Come sostenuto in questa rivista (leggi l’articolo), l’educazione applicata secondo modalità  di governance democratica è essa stessa bene comune, in grado di «favorire l’approccio umanistico che pone al centro la persona e le sue connessioni con la comunità  ».

Svincolati da ogni limite di età  gli altri due. ” Adotta un’aiuola ” è il terzo modulo che offre a tutti i cittadini interessati la possibilità  di prendersi cura  in maniera continuativa di aree verdi, predeterminate nell’avviso, sulle quali poter svolgere anche attività  di piantumazione indicate dalla stessa amministrazione. Infine,   ” Cura il bene comune ” è l’ultimo modulo che consentirà  di compiere, su cinque spazi urbani indicati nell’avviso, azioni di partecipazione civile e interventi di riqualificazione urbana.

Per ciascun patto di collaborazione il Comune di Pomezia metterà  a disposizione i materiali e gli strumenti necessari per lo svolgimento delle singole attività .

LEGGI ANCHE: