On 23 February in Rome was presented Nesi network. NESI Forum 2017 is a Global Forum on New Economy and Social Innovation that brings together the main international representatives of the so-called New Economic Movements. The Forum will be held in Malaga from 19 to 22 of April.

Forum NESI: verso ” Il Davos della nuova economia ”

NESI si propone di realizzare tale obiettivo attraverso un forum permanente che permetta a tutti gli interessati di interagire e di collaborare concretamente, per dar vita ad un rapporto tra le diverse organizzazioni interessate al cambiamento. Il momento centrale, di questo vero e proprio ” invito al contatto ” , è rappresentato dal Global Forum che si terrà  a Malaga, in Spagna, tra il 19 al 22 aprile 2017, evento per il quale sono attese circa cinquecento persone, tra speakers e partecipanti. Il programma del forum e gli sviluppi dello stesso sono orientati dal principio della co-costruzione con gli attori coinvolti, proprio per realizzare, nel metodo e nell’organizzazione, quelle collaborazioni che si intendono promuovere anche nel nuovo modello economico in via di progettazione.

La presentazione nazionale del 23 febbraio, che nasce con il proposito di illustrare le potenzialità  dell’evento organizzato in Spagna, ha visto la partecipazione di numerose realtà , desiderose di creare sinergie virtuose ma anche di conoscersi fra di loro. Prima di dare avvio al classico tour de table, per la visibilità  di tutti i presenti, è stata fatta una breve introduzione del progetto con il coinvolgimento, oltre che delle due organizzatrici della giornata nazionale, Margarita Maria Pabon e Tiziana Alterio, anche del rappresentante di Legambiente e dal direttore della comunicazione di Altromercato, Davide Cavazza. La parte introduttiva è stata seguita dal collegamento Skype, dall’Olanda, con il presidente di Global Hub for the Common Good e ideatore del Forum, Diego Isabel La Moneda, che ha raccontato ai presenti la storia, gli obiettivi, il metodo, il programma del Forum mondiale di Malaga, nonché le aspettative e sfide lanciate all’interno di questo avvincente contenitore. In particolare, è stata sottolineata la volontà  di lavorare in una logica di ecosistema che consenta di rispettare le caratteristiche e la biodiversità  (per continuare con il lessico dell’ecologia) dei diversi poli che compongono tale ” nuova economia ” , incentrata sulle persone, il pianeta e la collaborazione. Sono quattro le linee direttrici che orienteranno le giornate spagnole: ripensare il futuro di banche, finanza e investimenti; ripensare le organizzazioni, perché non siano orientate solo alla massimizzazione del profitto; ripensare le città  e le politiche pubbliche a livello locale per creare comunità  resilienti; ripensare i modelli di istruzione e di conoscenza. Emerge con chiarezza la caratteristica dell’informalità , come elemento chiave per la generazione dei progetti, fattore che il nodo Nesi deve cercare di conservare e implementare.

Il ruolo delle istituzioni

Prima della breve presentazione dei partecipanti in sala, viene realizzato un altro collegamento Skype, questa volta con l’europarlamentare Dario Tamburrano, che incentra il suo intervento sulle sfide legate alla sostenibilità  per la costruzione di un nuovo modello energetico in Europa, con la battaglia per la definizione legale della figura del ” prosumer ” . Le istituzioni europee, dunque, come riferimento preminente per chiunque voglia cambiare il paradigma socio-economico ed ambientale, ma anche gli enti locali e i rapporti con gli amministratori sul territorio, imprescindibili per gli attori della società  civile coinvolti nel processo di cambiamento. A testimonianza di questa necessità  di dialogo virtuoso, si segnala la presenza, almeno nella prima parte dell’incontro, del vice sindaco di Roma, Luca Bergamo, che sottolinea l’importanza dell’interlocuzione con i soggetti non istituzionali per il governo del territorio.

La presentazione dinamica dei partecipanti alla giornata italiana di NESI

Oltre a Legambiente, Altro mercato e Labsus, che ha ritenuto importante essere presente all’evento di presentazione, riconoscendo la crucialità  delle sfide poste dal Forum e la profonda sintonia con i principi della sussidiarietà  e della amministrazione condivisa, sono davvero molte le organizzazioni rappresentate in sala. Dalla la rete degli imprenditori sociali Ashoka Italia, alla rivista online Italia che Cambia. Ma anche Transition Italia, nodo italiano del movimento internazionale delle Transition Towns, il movimento per la decrescita felice, l’associazione REsilienceLAB, l’ufficio Europeo di Jeremy Rifkins, Nativa, la prima Benefit corporation italiana, il movimento italiano di Eticonomia, Solidarius Italia e Nexteconomia, la rete europea RIPESS, il progetto austriaco esportato anche in Italia Economia del bene comune e la rivista italiana La nuova ecologia. Sono tanti anche i singoli presenti all’evento per testimoniare il proprio impegno quotidiano nel segno della realizzazione di nuova economia, come Luca Marchese, che promuove il circuito per le imprese BexB.

Molte le idee e molti i propositi, tra i quali spicca soprattutto quello di evitare l’impasse della creazione della rete delle reti, per (co)costruire, invece, delle reali alleanze specifiche su argomenti specifici, attraverso, possibilmente, la condivisione degli strumenti, delle buone pratiche e delle sfide collaborative. Prossime tappe: Malaga in aprile, che si prospetta come un bouquet estremamente ricco e stimolante, e la data del 5 maggio 2017, per discutere del post Global forum, sempre a livello nazionale.

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