Mamme, migranti e studenti insieme a corso Magenta, a Genova, iniziano i lavori di riqualificazione di un tunnel pedonale

L’idea della riqualificazione del tunnel è nata nel 2015, quando un gruppo di mamme si era stancata di percorrere ogni giorno quella galleria, lasciata in uno stato di abbandono e di degrado, per portare i figli a scuola. La galleria era ridotta in uno stato pietoso: deturpata, sporca e piena di graffiti.
Queste mamme hanno deciso di mettere su un comitato ad hoc, lavorando per quasi due anni in questo progetto finanziato da AMIU e promosso dal municipio Centro-Est della città. Molto forte è stata la collaborazione delle scuole dell’Istituto comprensivo Castelletto, dei richiedenti asilo, del Consorzio Agorà e della piattaforma Start Refugees. Alla fine queste mamme sono riuscite a centrare l’obiettivo, ripulendo tutto con il coinvolgimento di tantissimi cittadini che hanno voluto dare loro una mano.

Riqualificare con la street art

L’opera di pulizia, avvenuta tra sabato 10 e domenica 11 Marzo, è solo una parte del progetto di riqualificazione della galleria. Il passo successivo è quello di dare un nuovo aspetto al tunnel. Questa fase vedrà il coinvolgimento di studenti liceali, provenienti da molte scuole della città,  che realizzeranno disegni sulle pareti ripulite, mentre i bambini delle elementari realizzeranno opere fatte con materiale riciclato che saranno esposte nella prima della galleria, per sensibilizzare i più giovani sul tema del riciclaggio.
Un’altra parte del progetto di riqualificazione del tunnel riguarda la seconda parte della galleria, che sarà dedicata alla street art. Nella seconda tratta della galleria verranno realizzati dei graffiti che potrebbero realizzati dal gruppo di writers che ha decorato uno dei piloni della Sopraelevata della città, nell’ambito del progetto artistico Walk The Line.

C’è ancora tanto da fare

Nonostante manchi ancora molto al completamento del tunnel, la prima parte del progetto di riqualificazione è stata portata a termine con grande successo da parte di tutti i volontari che hanno partecipato ai lavori di pulizia e che ha visto tanti giovani lavorare fianco a fianco per la rigenerazione di un bene comune. Ma ancora tanto c’è da fare, anche per la preservazione di quello che è stato realizzato: il municipio ha promesso l’installazione di una telecamera di sicurezza all’entrata del tunnel per evitare che i vandali imbrattino nuovamente i muri, mentre gli interventi di pulizia di AIMU potrebbero venire affiancati da un “portinaio” che si occuperebbe di controllare la situazione all’interno della galleria. In tanto si aspetta l’inizio della seconda parte del progetto: la posa dei quadri, che avverrà a breve.

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