La tappa bolognese si chiama “Comunità Intraprendenti”: un viaggio alla scoperta di beni comuni rigenerati e soluzioni innovative, che saranno approfonditi dai partecipanti a partire dagli luoghi che ospitano le lezioni

La seconda novità, invece, è la realizzazione di un campus intensivo a settembre, cinque giorni per “incubare” la propria idea di rigenerazione di un bene comune.

Cos’è la SIBEC?

L’obiettivo della SIBEC è chiaro: diffondere le conoscenze necessarie a recuperare beni in stato di degrado, fornire gli strumenti per valorizzare beni comuni, approfondire nuovi modelli di gestione condivisa e favorire l’attivazione delle comunità. Il percorso si rivolge a imprenditori e amministratori pubblici, ma anche a cittadini, associazioni e comitati, che vogliano diventare esperti nella gestione dei beni comuni. Nelle prime due edizioni, dai circa 200 partecipanti sono nati, o sono stati stimolati, circa 30 progetti. Le tappe della SIBEC sono due giorni di formazione sugli aspetti teorici e giuridici del nascente diritto alla rigenerazione e sul metodo in cui gestire i beni comuni.

Caratteristica è anche la metodologia di lavoro, che si basa su un apprendimento di tipo riflessivo: partendo dalle competenze ed esperienze dei partecipanti, infatti, si sviluppano riflessioni condivise. Confronto e conoscenze acquisite grazie alle lezioni degli esperti e alla sperimentazione attiva delle proprie capacità, creano soluzioni innovative e nuovi ambiti di lavoro, applicabili ai propri progetti.

La prima tappa

La tappa bolognese si chiama “Comunità Intraprendenti” ed è un viaggio alla scoperta di beni comuni rigenerati e soluzioni innovative, che saranno approfondite dai partecipanti a partire dagli luoghi che ospitano le lezioni. Giovedì 12 aprile le lezioni si terranno presso l’Urban Center. Un progetto nato nel 2002 con lo scopo di gestire uno spazio informativo ed espositivo dedicato ai grandi progetti infrastrutturali della città di Bologna. Negli anni è diventato un luogo chiave per la promozione dei processi di trasformazione e di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative.

Venerdì 13 invece si farà visita a Dynamo – Velostazione. Uno spazio nato nel 2012 che è l’espressione di una comunità intraprendente, quella dei ciclisti bolognesi. Partendo dall’esigenza di un parcheggio custodito nei pressi della Stazione, l’associazione Salavaciclisti, con la collaborazione di tante realtà cittadine, e grazie ad un bando del Comune, ha creato Dynamo: uno spazio di socialità, di cultura e divulgazione.

Le docenze di questa prima sessione saranno di Gregorio Arena, che parlerà dei principi dell’amministrazione condivisa, e di Carlo Borzaga di Euricse, che approfondirà le potenzialità imprenditoriali legate ai Beni Comuni. Ad accompagnare i partecipanti alla scoperta di casi concreti saranno invece Donato di Memmo, funzionario del comune di Bologna e tra i primi sperimentatori di pratiche di amministrazione condivisa, e Leonardo Tedeschi, innovatore sociale dell’Urban Center, che accompagnerà i partecipanti nella visita sul campo di Dynamo.

Per iscriversi c’è ancora tempo, la scadenza è venerdì 5 aprile.

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