Muro del canto, Assalti Frontali e Forum del Parco delle Energie ci raccontano la magica storia del Lago exSnia di Roma

Roma, non basta una vita per conoscerla tutta. Ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo: un vicolo mai attraversato, un monumento mai visto prima… ti sorprende sempre. Da quasi un decennio a Roma c’è un evento, con cadenza annuale, in un luogo che molti romani non conoscono e che anche io ho scoperto per caso, grazie a una canzone.
Parlo del Lago exSnia, nel quartiere Prenestino-Labicano. Proprio qui il 14 ottobre, giornata mondiale dell’educazione ambientale, avrà luogo Ritorno al Lago che combatte 2018: l’anniversario della lotta, un ponte tra presente e passato, all’interno della manifestazione Logos Festa della Parola. Per arrivare preparati all’evento, ripercorreremo questa storia fantastica, frutto di un lavoro condiviso, di partecipazione, di cittadini attivi che nonostante le loro diversità hanno collaborato per un unico scopo: proteggere un bene comune.

L’acqua che sconfigge il mostro

Il nome “Ex Snia” deriva dalla vecchia fabbrica oggi in stato di degrado e posizionata all’interno dell’area, all’epoca una delle più grandi fabbriche di viscosa d’Italia. La Snia Viscosa, ex CISA Viscosa, è sempre stata teatro di rivoluzioni sin dalla sua apertura nel 1923. E’ un filo che unisce passato, presente e futuro. Il barone torinese Alberto Fassini comprò il terreno con l’intenzione di costruire il suo opificio proprio per la vicinanza alla ferrovia e alla presenza dell’acqua bullicante. Purtroppo il destino gli è stato avverso: dovette chiudere e, abbandonata al suo destino, la natura cominciò a prevalere su di essa.

La formazione del lago la dobbiamo ad un errore umano, ad un abuso umano. L’intero complesso fu ceduto alla società Ponente 1978, di proprietà del Sig. Pulcini (il “Palazzinaro baro” nella canzone Il Lago che combatte). Il progetto del centro commerciale prevedeva un parcheggio sotterrano proprio dove passa il fosso della Marranella. Ma le carte non erano in regola questo già dal 1990. Per smascherare questo sopruso, in aiuto a chi stava già indagando, l’acqua si “ribellò”. Intercettarono la falda durante i lavori e così fu il “funerale del centro commerciale”, cantano gli Assalti Frontali e Il Muro del Canto. E’ stato un evento senza precedenti: tanto era indomabile che, anche se provarono a deviare l’acqua nelle fogne, si allagò Largo Preneste.
Si viene a formare nel 1992 un nuovo ecosistema a Roma, che gli abitanti del quartiere Prenestino – Labicano riconoscono come un territorio ricco di biodiversità tra piante e animali da proteggere, un bene comune da riconquistare, un punto di riferimento che ormai non poteva più diventare un centro commerciale. La lotta sociale continua ad intensificarsi, ma soprattutto “avevamo un alleato particolarmente forte: fondamentalmente è l’acqua che ha fatto la lottaafferma ridendo Militant A degli Assalti.

Grazie alle prime mobilitazioni sociali dal 1995 al 1997 ci si riappropria di circa metà dell’area ExSnia. Nel 2007, grazie ad un programma europeo, nasce il Forum Territoriale Permanente, “che racchiude diversi soggetti oltre al comitato di quartiere, il soggetto che iniziò la battaglia negli anni ’90 del centro sociale, e che racchiude diversi soggetti del territorio, sia singoli che collettivi” ci racconta Marco, un componente del Forum. Il Forum inizia ad andare oltre la mera gestione del Quadrato, ovvero il suo compito originale: si profila l’idea dell’esproprio dell’area ExSnia, che sarebbe tornata in possesso del “Palazzinaro baro” se non si fosse intervenuti per tempo e il lago sarebbe scomparso.

Rap urbano e resistenza

Nel 2014, la breccia di Portonaccio – come la chiamano i ragazzi del Forum – è la mossa decisiva verso la riappropriazione. “La breccia è lo sfondamento del muro di cinta per far accedere tutti, che poi ora è l’ingresso. L’ingresso del lago è simbolico perché è stata proprio l’apertura di un muro… siamo entrati proprio attraverso un muro” racconta ancora Marco. Ma serviva un messaggio che potesse attraversare l’oceano così nacque la canzone Il Lago che combatte: “Volevamo dare una nuova percezione dell’area della città perché prima quel posto era considerato un laghetto, uno stagno, da chi lo conosceva e molti non lo conoscevano. Dare dignità al lago, come lago di città, nato in quel modo incredibile… chiaramente è una canzone che da tanta speranza che racconta di riscatto, di corruzione, di possibilità di farcela”, spiega Luca alias Militant A. E racconta l’emozione che ancora oggi prova entrando al parco: “Beh, quando ci entro è una soddisfazione grandissima. Quando sono là vicino sento una voce che mi dice proprio vai dentro quel passaggio lì, in quel muro aperto e vatti a prendere il tuo pezzo di felicità”.


Diventò un fenomeno mediatico, come racconta Daniele Coccia, cantante de Il Muro del canto: “Onestamente non immaginavamo di raggiungere un così grande successo e siamo stati molto contenti, perché per noi del Il Muro del Canto è stato bello innanzi tutto lavorare con Luca (Assalti Frontali), e poi vedere come la cosa sia stata abbracciata da molta gente. Luca è stato talmente bravo a scriverla che se tu l’ascolti ti racconta tutto quello che è successo, un buon biglietto da visita per farlo conoscere alla gente. Con la musica è più facile arrivare alle orecchie della gente al giorno d’oggi. Ma l’apporto maggiore l’hanno dato le persone che hanno a cuore il lago e spero che in un immediato futuro si possa materializzare il sogno della loro visione”.

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Ritorno al Lago che combatte

Parlando di immediato futuro l’evento del 14 ottobre sarà una giornata di festa ma anche di lotta. Si passerà una bella giornata al lago: “Speriamo che il tempo ci aiuti” – scherza Marco – ci saranno anche vari momenti dedicati alla conoscenza della storia, alla natura del luogo, ci saranno visite guidate, laboratori per i più piccoli, la visita all’aviario… Ma non solo! Durante l’evento verranno raccolte firme per far sì che il lago possa essere dichiarato monumento naturale, come merita, dalla Regione Lazio.
“Risultati politici ne abbiamo ottenuti pochi dal 2014 ad oggi, proprio perché ci siamo trovati – a livello locale, al municipio, al comune, alla regione ed in fine al demanio statale – di fronte ad una indifferenza che ad oggi non siamo riusciti a rompere. Manca la volontà politica per fa sì che a Roma una storia così importante venga suggellata” questo afferma Marco, ma con fiducia verso i giorni che verranno. E conclude: “Cosa abbiamo ottenuto di positivo: un riconoscimento della cittadinanza, scientifico, delle sensibilità artistiche, dello spazio dell’area del lago e di questa storia in sé”. Suggellata magari da un patto di collaborazione mi sono chiesta? A Roma il processo è ancora lungo, ma aiuterebbe forse a riappropriarsi di un bene comune come il lago in via definitiva.


Militant A rivela che durante l’evento sarà presentato il suo ultimo libro Conquista il tuo quartiere e conquisterai il mondo – una vita con il rap, pensato anche per avvicinare i ragazzi alla musica e contribuire a creare una comunità che racconti di sé e del contesto in cui vive, lanciando messaggi al mondo altrimenti sconosciuti.
E’ previsto un corteo che attraverserà il quartiere per arrivare all’altro capo della collina, dove troverete tantissimi artisti che hanno aderito all’evento, tra cui naturalmente gli Assalti Frontali e Il Muro del Canto.  Ovviamente non mancherà la canzone ormai colonna sonora del lago!
In ogni quartiere, in tutta Italia, in tutto il mondo c’è una storia simile… E’ un grande esempio di una possibilità di rinascita: si può fare la differenza partendo dal basso.
Tutti siamo il Lago, il lago è di tutti.

Foto in anteprima di Denise Esposito (fonte: dinamopress)
Ringraziamo per le altre immagini la pagina Facebook: Lago ExSnia