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Patti. Per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni nell’area della Città metropolitana di Torino

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Patti. Per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni nell’area della Città metropolitana di Torino si inserisce sulla scia del lavoro svolto con il progetto Patti. Per l’Amministrazione condivisa in Piemonte e mira a promuovere e valorizzare la cultura dell’amministrazione condivisa dei beni comuni.

Verso una comunità di pratica dei territori

L’area d’intervento è quella dell’area della Città metropolitana di Torino, con particolare riferimento ai comuni di Collegno, Condove, Chieri, Chivasso, Beinasco, Druento, Leinì, Torino (dove si aperto un dialogo soprattutto con le Circoscrizioni 4 e 7), la Rete delle Case del Quartiere, il Centro Culturale Lombroso16 e la Fondazione di Comunità del Canavese.

Attraverso il lavoro nei territori, il progetto vuole favorire il consolidamento e l’allargamento di una comunità di pratica di amministratori dei beni comuni, facilitando l’alleanza tra chi lavora nell’amministrazione pubblica, i cittadini e le realtà del terzo settore. Un output che si costruisce giorno dopo giorno, attraverso la capillare e continuativa attività divulgativa, formativa, di accompagnamento progettuale, ma anche di sperimentazione e ricerca che il gruppo locale di Labsus porta ormai avanti da due anni in territorio Piemontese.

Tra le relazioni attivate a supporto della costruzione di una rete dell’amministrazione condivisa in Piemonte, Labsus è entrato a far parte di  Torino Social Impact, ponendo così anche le basi per approfondire la ricerca e la sperimentazione dei patti di collaborazione quali catalizzatori di innovazione sociale e civica e opportunità di sviluppo di lavoro. Inoltre, nell’ambito del progetto della Rete Nazionale delle Scuole Aperte e Condivise, a partire dall’Istituto Italo Calvino di Collegno accompagna il processo di trasformazione e di riconoscimento delle scuole come bene comune.

Dal 2019 sono iniziati gli appuntamenti ricorrenti delle Officine dei Beni Comuni, incontri periodici informali, divulgativi e aperti, organizzati presso la sede in Via Lombroso 16 a Torino, su temi specifici, dall’immaginazione di nuovi patti di collaborazione sui territori, all’autocostruzione. A marzo 2020, a seguito dell’emergenza Covid-19, questi appuntamenti si sono trasformati in incontri virtuali, trasmessi in diretta Facebook dalla pagina nazionale di Labsus, permettendo così di raggiungere un pubblico più ampio e diffuso su tutto il territorio italiano. Gli incontri si sono concentrati su diversi topic, dalla riorganizzazione delle comunità per la tutela della salute, al welfare di prossimità, fino alla didattica in remoto e alla quotidianità da reinventare.

Seguono i link alle dirette.

Il dilemma del porcospino: per un welfare di comunità “alla giusta vicinanza”, settima Officina dei Beni Comuni, lunedì 14 dicembre 2020 alle 17.30. Guarda il video della diretta>
Con: Antonio Damasco, Portineria di Comunità di Porta Palazzo, Rete Italiana Cultura Popolare, Eleonora Perobelli, SDA Bocconi, Gaetano Baldacci, Regione Piemonte area Welfare, Anita Reboldi, Fondazione Compagnia di San Paolo, Transnational Forum on Integrated Community Care – TransForm.
Modera: Emanuela Saporito, Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà

Dati beni comuni per ricostruire le comunità. Riflessione aperta sul valore dei dati, sesta Officina dei beni comuni, giovedì 02 luglio, alle ore 17.30.  Guarda il video della diretta>
Con: Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese; Giorgio Sestili, Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche; Sara Vegni, ActionAid Italia; Sergio Duretti, Lepida ScpA – Welfare Digitale – Regione Emilia Romagna.
Modera: Caterina Bonora, Labsus.

Ripensare la scuola per ricostruire le comunità, quinta Officina dei beni comuni, giovedì 14 Maggio 2020, dalle ore 17.30. Guarda il video della diretta>
Con: Ester Chicco, Psicoterapeuta, Psicologi Nel Mondo, Torino; Erika Mattarella, Coop Liberitutti e Bagni Pubblici Via Agliè, Torino; Gianluca Cantisani, Presidente MoVI – Movimento di Volontariato Italiano e Associazione Genitori Scuola “Di Donato”, Roma; Aurora Ruggiero, Direzione Didattica Collegno III, Scuola Aperta e Condivisa I. Calvino; Manuela Naldini, Università degli Studi di Torino – Alleanza per l’infanzia; Ludovico Albert, Presidente Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
Modera Ianira Vassallo, Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà

Ricostruire le comunità ai tempi del Coronavirus, dal cibo alla salute, nuove forme di sussidiarietà e di welfare emergenziale, quarta Officina dei beni comuni, giovedì 16 aprile 2020 alle ore 17.30. Guarda il video della diretta>
Introduce e modera Daniela Ciaffi, Labsus, con Roberto Arnaudo, Rete delle Case del Quartiere di Torino;
Stefano Romano, Casa del Quartiere +Spazio4; Marzia Sica, Fondazione Compagnia di San Paolo; Cristina Leggio, Comune di Latina; Elisa Albarosa, Ufficio Beni Comuni del Comune di Chieri.

Verso la community dei beni comuni piemontese

Da settembre a dicembre 2020, sono da un lato proseguite le attività di formazione e di coinvolgimento dei singoli comuni con un orizzonte regionale (percorso a cui si sono aggiunti i comuni di Settimo Torinese e Torre Pellice), dall’altro vi è stata una decisa accelerazione per la costruzione della community dell’amministrazione condivisa dei beni comuni piemontese: con il primo tavolo intercomunale, sotto forma di OST nella mattina dell’11 dicembre, guidato e richiesto in questa prima occasione dal Comune di Chieri, che ha visto il forte coinvolgimento e confronto di tecnici e politici dei Comuni di Chivasso, Collegno, Torino, Susa, Sant’Antonino di Susa, Leinì e Druento.

Pratiche di attivazione  e di reinvenzione

Le attività di progetto nascono da una costante riflessione condotta dal gruppo su come costruire e rafforzare comunità in modalità nuove, coerentemente con la mission di Labsus: l’applicazione di un nuovo diritto, di una nuova governance e forma democratica, in cui al centro vi è l’arricchimento e la reinvenzione delle relazioni di comunità, basate sulla cura e sulla responsabilità condivisa, sulla parità, sulla creatività, sull’apertura, sulla trasparenza, ribaltando l’approccio bipolare stato governante-cittadini governati.

Ma come si traduce il “fare insieme”, il coinvolgimento che “libera energie positive”, la cessione del potere e la trasversalità tipica della cura condivisa dei beni comuni? Costruendo, insieme ad amministratori e cittadini:

  • occasioni di formazione e di conoscenza, scambio di competenze in forma laboratoriale e sviluppo di strumenti di co-progettazione, di monitoraggio e di valutazione
  • accompagnamento verso l’adozione del Regolamento per l’amministrazione condivisa o suo rilancio
  • tavoli di co-progettazione in accompagnamento a patti di collaborazione specifici
  • una comunicazione efficace che da pubblica diventi sempre più partecipata e narrativa
  • un miglioramento e una semplificazione delle procedure interne all’amministrazione pubblica e nelle alleanze tra gli uffici
  • un rafforzamento della legittimazione politica dell’amministrazione condivisa dei beni comuni, affinché diventi sempre più la chiave delle trasformazioni delle comunità avendo lo spazio per farlo. 

Fermo restando lo scopo generale di formazione della cittadinanza attiva, il progetto si articola su tre macro temi:

  • Innovazione amministrativa: gli obiettivi sono la costruzione di reti di amministratori in grado di sperimentare in maniera sempre più autonoma l’amministrazione condivisa dei beni comuni; allargare la rete dei comuni con cui lavorare nella sensibilizzazione del tema, nell’accompagnamento e nel monitoraggio delle attività; sperimentare strumenti innovativi che permettano di relazionarsi con altri soggetti pubblici intercomunali; far emergere la capacità di autonomia di altri attori non istituzionalizzati.
  • Welfare locale: mira ad ampliare il lavoro iniziato con le scuole e le Case del Quartiere avviato con “Patti1” attraverso l’accompagnamento di questi soggetti nella costruzione di una rete di antenne che mettano a sistema e condividano esperienze locali, competenze e risorse.
  • Sviluppo locale: l’obiettivo è incrociare il tema dell’amministrazione condivisa dei beni comuni con quello dell’impresa sociale, attraverso lo strumento dei patti di collaborazione per la gestione dei beni pubblici e privati intesi come beni comuni. Ciò attraverso due canali: uno rivolto alla formazione e alla ricerca nell’ambito dell’impresa sociale nei beni comuni con il progetto SIBEC (Scuola italiana dei beni comuni); un altro rivolto all’accompagnamento e alla consulenza alla co-progettazione di patti pilota.

La metodologia di lavoro è fortemente territorializzata e prevede strumenti interattivi e multi-livello che vengono declinati alle diverse scale di progetto, integrando azioni di comunicazione, divulgazione, formazione, accompagnamento, ricerca, valutazione e monitoraggio.

Dove e come ci trovate

Dal settembre 2018 il progetto ha permesso di attivare il Punto Labsus di Torino, sede operativa territoriale a cui possono far riferimento cittadini, associazioni, pubbliche amministrazioni e altri soggetti.

Siamo, in rigoroso ordine alfabetico, Caterina Bonora, Sara Cavaliere, Daniela Ciaffi, Camilla Falchetti, Elen Ganio, Filippo Maria Giordano, Marcella Iannuzzi, Giulia Marra, Alessandro Mondino, Stefano Romano, Emanuela Saporito, Ianira Vassallo, Alma Vecchiotti.

Il Punto Labsus si trova a Torino in Via Foligno 14 presso Beeozanam.

Per richiedere informazioni su Patti per l’amministrazione condivisa nell’area metropolitana di Torino e saperne di più potete: