Il governo è completamente e concretamente operativo. Con il riordino delle competenze e l’assegnazione delle deleghe, la struttura è ormai completata. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta annunciando il varo del maxiemendamento sul riparto delle competenze tra i ministeri.
Letta è intervenuto in una conferenza stampa a palazzo Chigi insieme al portavoce del premier Silvio Sircana. ”Il Governo – ha spiegato Letta – ha preso delle decisioni importanti: sono stati nominati 3 nuovi sottosegretari. Mancava, infatti, da nominare un sottosegretario all’Economia e alle Finanze con il compito di seguire la Finanziaria. Abbiamo indicato il nome del prof. Nicola Sartor”. Con lui sono stati nominati anche Raffaele Gentile ai Trasporti e Gianni Mongiello all’Agricoltura.
Quanto alle deleghe, sono state definite quelle ai tre viceministri degli Esteri, Danieli, Intini e Sentinelli e al ‘vice’ dei Trasporti De Piccoli.
Inoltre, sono state firmate tutti le deleghe ai ministri senza portafoglio, Chiti, Nicolais, Lanzillotta, Santagata, Pollastrini, Melandri, Bindi e Bonino.
La delega al Sud è stata confermata al dicastero guidato da Pierluigi Bersani, mentre la competenza per il Commercio con l’estero, è stata attribuita al ministero di Emma Bonino.
Tra le questioni affrontate dal maxi emendamento vi è il passaggio del Cipe dal ministero dell’Economia alla presidenza del Consiglio e la definizione delle competenze del ministero della Solidarietà sociale nei suoi rapporti con il ministero del Lavoro e della previdenza, per un altro verso con il ministero delle Politiche giovanili e con il ministero per le politiche della Famiglia.
In particolare, per quanto riguarda i rapporti tra solidarietà e lavoro, con il maxiemendamento è stato corretto un errore compiuto nel dl 181/6 così che sono stati assegnati i compiti di previdenza al ministero del lavoro e quelli di assistenza al ministero della solidarietà sociale.
Titolarità congiunta sul delicato tema delle unioni civili è stata riconosciuta invece ai ministri per le pari opportunità Barbara Pollastrini e al ministro per la famiglia, Rosy Bindi, che ha ricevuto le deleghe per le adozioni internazionali.
Soppresso il Dipartimento antidroga: le competenze (ma non il personale) passano alla Solidarietà sociale, che assumerà anche il servizio civile.
Al ministero per la Famiglia tutte le adozioni, il contrasto della pedofilia, il sostegno ai genitori; l’infanzia con la Solidarietà sociale.
Il complessivo riassetto dei ministeri sancisce in ogni caso una riduzione delle spese al punto che, con un atto congiunto della presidenza del consiglio dei ministri e del ministro dell’economia, si è prevista una riduzione del 1% delle spese di diretta collaborazione dei ministri riportando tra l’altro i viceministri nel gabinetto dei ministri stessi.
Sul piano formale, la nuova ripartizione ministeri è contenuta in un maxiemendamento al decreto legge 181 sulla costituzione dei nuovi ministeri, che verrà presentato in Parlamento.