Venerdì "da leoni" per l`amministrazione pubblica italiana.
Da un lato, il ministro per gli affari regionali Linda Lanzillotta dà il primo via libera al codice delle autonomie locali.
Questo, insieme con la prossima presentazione di una proposta del Governo sul federalismo fiscale, diventano "passi fondamentali" per l`attuazione della riforma del titolo V della Costituzione.
La Lanzillotta lo ha spiegato in una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine della riunione del consiglio dei Ministri che ha approvato il ddl delega al Governo per l`attuzione dell`articolo 117 della Costituzione.
Lanzillotta ha sottolineato che la nascita delle città metropolitane, il rafforzamento del ruolo di Roma capitale e una ridefinizione dei compiti degli enti locali, sono i pilastri del Codice che sarà "a costo zero".
Dall`altro lato, Il ministro Luigi Nicolais, il ministro Tommaso Padoa Schioppa e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto lo stesso giorno un`intesa per la riforma della pubblica amministrazione.
L’obiettivo è aumentare la produttività e l`efficienza del settore, ma anche tagliare gli sprechi. Punti principali dell`accordo sono mobilità, esodi incentivati, meritocrazia, stretta su esternalizzazioni e consulenze.
E ancora: "pagelle" dei cittadini alla qualità del servizio, dirigenti-manager licenziabili in casi estremi, telelavoro, inoltre un piano di stabilizzazione dei precari entro la legislatura.
L`istituto della mobilità, che avverrà per ora su base provinciale, potrà essere utilizzato anche per la gestione di eventuali esuberi.
Tanta carne al fuoco, insomma. Ma c`è da capire se la sussidiarietà, al di là delle dichiarazioni di principio, costituirà una delle bussole reali dell`innovazione.