Milano, 2002, pp. 375.

La sussidiarietà  è un elemento definitorio delle stesse funzioni amministrative

L’opera si incentra dapprima sulla dimensione verticale della sussidiarietà e prende le mosse dall’analisi della sua formulazione a livello comunitario per indagarne significato sostanziale e modus operandi. Il quadro viene poi integrato e comparato con lo studio del principio cosiccome introdotto nella normativa italiana; si delineano ruoli e compiti dei diversi soggetti istituzionali nonché le relazioni che il principio di sussidiarietà permette instaurarsi e si evidenzia così la consonanza tra alcuni elementi del federalismo ed il principio in esame.

Dall’analisi emerge il grande rilievo del principio che non è solo riducibile a mero criterio di allocazione delle funzioni amministrative, ma che assurge ad elemento definitorio delle funzioni stesse; la sussidiarietà appare come regola fondamentale dell’agire dell’amministrazione nonché come vincolo per il legislatore. E sempre al fine di cogliere l’effettiva portata del principio in esame, l’indagine procede esaminando le relazioni tra sussidiarietà e funzioni che sembrano essere in contrasto dialettico: indirizzo e coordinamento, sostituzione e semplificazione amministrativa.

L’Autore prosegue poi nello studio della dimensione orizzontale proponendo un’analisi delle diverse fattispecie in cui è possibile riscontrarne la realizzazione nonché di altri casi in cui invece non risulta possibile invocare il principio in esame. Il quadro risulta inoltre arricchito dalla costante comparazione con le condizioni del mercato di riferimento: non solo casi di market failure ma anche ipotesi di mercato funzionante.

Dalla ricerca si possono evincere gli elementi costitutivi delle diverse fattispecie in cui si manifesta la sussidiarietà orizzontale: un elemento soggettivo, si deve essere in presenza di una entità della società civile che sia diversa dai soggetti pubblici; un elemento oggettivo, si deve trattare di un’attività ritenuta di utilità pubblica o sociale. È così possibile estrapolare una definizione generale che descriva tali fattispecie: si deve riscontrare la presenza di “enti della società civile (privati e quindi distinti dall’amministrazione pubblica) che svolgono attività di utilità pubblica o sociale, il cui esercizio il pubblico potere ritenga di dover assicurare senza che sia espressamente escluso un intervento diretto (attuale o potenziale) dello stesso potere pubblico.”

La ricerca prosegue così approfondendo il profilo dei soggetti coinvolti, la loro genesi ed il loro rapporto con le istituzioni pubbliche; si scende poi nell’esame più dettagliato del campo dei servizi sociali per cogliere anche il nesso che lega le due dimensioni dello stesso principio; ed infine si studiano i diversi strumenti di collegamento pubblico – privato, ovvero quei meccanismi giuridici che permettono la concreta realizzazione del principio stesso.

L’opera quindi non solo offre un quadro della situazione attuale e della funzione della sussidiarietà posta in relazione al tema del governo economico, ma permette anche di cogliere la portata del principio evidenziando potenzialità intrinseche e non ancora sviluppate.