In Ruanda viene promossa l'azione dei cittadini

Amministrazione pubblica alleata con i cittadini impegnati a svolgere compiti di interesse generale

Una definizione

Imihigo: Due persone o gruppi si impegnano pubblicamente a svolgere un compito di interesse generale, ma a carattere locale, con la supervisione dell’amministrazione pubblica; la non realizzazione dell’impegno comporta principalmente sanzioni di tipo sociale, quale per esempio il disonore, per i protagonisti e tutta la comunità.

Sembrerebbe una possibile definizione di sussidiarietà (o comunque di cittadinanza attiva), che però ha curiosamente origine non nella nostra avanzata società europea, bensì in un Paese da sempre sinonimo di violenza e povertà qual è il Ruanda.

Il Ruanda si muove

Specialmente negli ultimi anni, il Governo di Kigali, ha tentato, con buona fortuna di traghettare il proprio Paese dalla povertà ereditata da anni di guerra civile fra gli Hutu ed i Tutsi, ad una crescita capace di fare del Ruanda un Paese in via di sviluppo seguendo come esempio le tigri asiatiche. A differenza da queste però non ha un sistema educativo e una posizione geografica favorevole ad una crescita imperiosa, quindi cerca di puntare sul miglioramento delle capacità dei propri cittadini, così da riuscire a trovare partner adeguati per gli investimenti da e per il Paese.

Una tradizione istituzionalizzata

Nel ridisegnare l’immagine del Ruanda, troppo legata alle atrocità del genocidio, il Presidente Kagame ha pensato di collegare questa nuova voglia di prosperità, con un concetto della tradizione ruandese come il citato “imihigo”, istituzionalizzandolo e facendolo entrare ufficialmente nelle strategie di sviluppo del Paese.

Particolarmente dalle riforme del 26 la volontà di garantire servizi e sviluppo nelle comunità ha portato il Ministero delle Amministrazioni Locali (Minaloc) a redigere questi piani di sviluppo con i capi dei vari distretti. Da questo momento in poi la tradizionale idea di imihigo si modernizza e diventa un rapporto privilegiato e responsabilizzato fra i cittadini e l’amministrazione centrale. Dal 26 ad oggi infatti il livello di attuazione dell’imihigo si è perfezionato sempre più passando dai distretti, passando per i villaggi, fino ai singoli individui.

Un “contratto” sociale

I veri e propri contratti che l’imihigo comporta, comprendono i dati della realtà locale in cui si opera, gli obiettivi di sviluppo da raggiungere, suggerimenti su come raggiungerli, bilanci su quanto si prevede servirà per agire. I controlli sono frequenti e oltre quelli meno giuridici legati agli obblighi sociali, ci sono anche misure istituzionali e verifiche.

Come si per tutti i casi di sussidiarietà orizzontale, gli obblighi sono reciproci, sia quindi delle parti che agiscono alla base, sia dei distretti che operano da intermediari e hanno il compito di amalgamare lo sviluppo nazionale a quello locale, sia per il Governo centrale che è obbligato a finanziarie ed aiutare distretti e cittadini attivi.

L’imihigo quindi pare essere allo stesso tempo un patto vincolante ed un contratto sociale, proprio per questo motivo molto efficace per incrementare ed alimentare lo sviluppo del Paese.

Secondo il Governo di Kigali esso comporta diversi obiettivi: sensibilizzare i cittadini dandogli un ruolo nella gestione della propria comunità, responsabilizzarli e invitarli alla cooperazione locale; migliorare la cultura e la preparazione delle giovani generazioni; combattere l’insicurezza. Creare infrastrutture utili per il benessere delle popolazioni e per lo sviluppo; combattere la violenza contro le donne, responsabilizzandole e rendendole indipendenti. Modernizzare l’agricoltura e renderla efficiente. Come si può notare un approccio vicino alla nostra sussidiarietà si lega a obiettivi classici di un paese desideroso di uscire dalla povertà.

Probabilmente questo approccio attento alle persone sarà la forza futura del Ruanda.