La Fondazione per il Sud selezionerà  dieci progetti per lo sviluppo

Entro il 19 febbraio 2010 devono pervenire i progetti e la documentazione

L’invito allo sviluppo locale

La Fondazione per il Sud, giunta al terzo anno di attività, continua il suo percorso volto alla promozione e al rafforzamento dell’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno. L’attenzione della Fondazione si rivolge, con l’Invito sviluppo locale 29, alla tematica cruciale dello sviluppo locale delle regioni del Mezzogiorno. La Fondazione sollecita alcune specifiche aree delle regioni del Sud ad una mobilitazione di energie per creare occasioni di sviluppo a partire dalla valorizzazione delle risorse locali.

Attraverso tale invito la Fondazione chiama le organizzazioni del volontariato e del terzo settore delle aree locali selezionate ad esprimere idee e proposte di intervento volte allo sviluppo del territorio, con azioni integrate sulle diverse linee di intervento promosse dalla Fondazione.

La Fondazione mette a disposizione fino a un ammontare massimo complessivo di 7 milioni di euro, in funzione della qualità delle proposte pervenute. Il percorso progettuale prevede diversi momenti. Entro il giorno 19 febbraio 21, le reti locali del volontariato e del terzo settore interessate dovranno far pervenire alla Fondazione idee progettuali in grado di esprimere le caratteristiche generali dell’intervento proposto. La Fondazione selezionerà un’idea progettuale per ciascuna delle 1 aree locali a forte disagio socio-economico. I proponenti dell’idea progettuale avranno 9 giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta pre-selezione per presentare alla Fondazione le proposte di progetto esecutivo, tra le quali verranno selezionate per il finanziamento quelle ritenute più valide.

Gli Obiettivi

La Fondazione per il Sud, intende focalizzare l’attenzione su un concetto di sviluppo locale “pluridimensionale”, che integri la dimensione economica con quella sociale (la salute, l’istruzione, i rapporti interpersonali e l’ambiente).
Per favorire uno sviluppo sostenibile di lungo periodo è necessario consolidare un processo di infrastrutturazione sociale capace di catalizzare le energie e le risorse di cui il territorio dispone e di convogliarle sulle esigenze avvertite come prioritarie dalle comunità locali, attraverso un percorso di responsabilizzazione e di consapevolezza partecipata del territorio.

Si intende pertanto favorire un processo di auto sviluppo basato sulle capacità del territorio di agire, reagire, programmare e gestire situazioni complesse, indicando priorità e relative soluzioni condivise.

La Fondazione sollecita in particolare le realtà del volontariato e/o del terzo settore, radicate nel territorio di riferimento, a proporre interventi integrati affinché possano costituire un motore di sviluppo economico, culturale e sociale, facendo leva principalmente sulle risorse interculturali e multietniche presenti nell’area e sull’educazione delle nuove generazioni italiane e straniere.

Le organizzazioni del volontariato e/o del terzo settore possono essere protagoniste di un percorso di sviluppo socioeconomico, grazie alla loro capacità di aggregarsi e far fronte a problemi di rilevanza sociale, anche in termini di lettura dei bisogni del territorio in cui operano e di sensibilizzazione della società civile.

Le zone interessate

la realizzazione dei 1 progetti dovrà avvenire nelle seguenti regioni del sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.

In particolare le seguenti aree:

Quartiere San Paolo: Bari, Puglia
Quartiere San Cristoforo: Catania, Sicilia
Quartiere Secondigliano: Napoli, Campania
Quartiere Brancaccio: Palermo, Sicilia
Campobello di Licata, Ravanusa: Agrigento, Sicilia
Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, San Lupo: Benevento, Campania
Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis: Foggia, Puglia
Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Siris: Oristano, Sardegna
Castelgrande, Muro Lucano: Potenza, Basilicata
Bagaladi, Melito di Porto Salvo, Montebello Ionico, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo Reggio: Calabria, Calabria

Le aree di intervento

Le aree di intervento previste sono: educazione dei giovani (prioritario), mediazione culturale e accoglienza/integrazione degli immigrati (prioritario), sviluppo del capitale umano di eccellenza, cura e valorizzazione dei "beni comuni", sviluppo, qualificazione e innovazione dei servizi socio-sanitari. Di queste bisogna prevedere nel progetto presentato l’integrazione di almeno due aree, delle quali obbligatoriamente una prioritaria.

I documenti

Invito Sviluppo Locale 29

Allegato A – Idea Progettuale

Allegato B – Proposta di Progetto Esecutivo

Allegato C – Budget

Allegato D – Autocertificazione antimafia