Iniziativa di progettazione partecipata nel comune di Modena

àˆ necessario avvalersi di mediatori più vicini ai cittadini, quindi chi meglio dei cittadini stessi?

L’obiettivo è avvicinare alla vita politica e sociale categorie che partecipano marginalmente: giovani e immigrati.

Essi avranno la possibilità  di elaborare progetti relativi ad ambiti di interesse comune, quali territorio, sicurezza, recupero urbano, inclusione sociale, problemi di marginalità .

Il primo passo è la formazione dei ” facilitatori volontari di processo ” , figure di supporto e mediazione nel dibattito che si vuole promuovere.

Il corso di formazione prenderà  il via nel mese di aprile ed è organizzato dall’ ufficio partecipazione del Comune: all’interno di seminari alcuni esperti del settore forniranno competenze di base sulla progettazione partecipata e sui progetti inclusivi a livello locale.

Al corso può accedere chiunque sia interessato gratuitamente o a pagamento. Si può partecipare gratuitamente in cambio dell’impegno a prestare la propria attività  come facilitatore volontario nella realizzazione del percorso partecipativo che verrà  attivato nei mesi successivi.

Dopo una fase di comunicazione del progetto mediante materiale informativo e supporti informatici, nei mesi di maggio e giugno prenderanno il via gli incontri, dove cittadini e realtà  associative potranno presentare proposte inerenti il territorio in cui vivono con un occhio di riguardo agli interessi di giovani e immigrati, veri destinatari del progetto.

Per presentare domanda sarà  necessario compilare una scheda di progetto scaricabile dal sito web del comune o ritirabile presso la circoscrizione di appartenenza.

Qui entrano in gioco i facilitatori che aiuteranno a compilare le schede focalizzando l’obiettivo, valutando le competenze, individuando eventuali portatori di interessi; inoltre saranno il punto di incontro tra cittadino e uffici competenti del Comune.

Le schede una volta elaborate verranno esaminate dalle commissioni di circoscrizione competenti per materia le quali ne valuteranno l’ammissibilità  e la priorità ; i progetti più significativi verranno approfonditi e stimati in termini finanziari dall’amministrazione la quale si impegnerà  a realizzarli.

L’idea parte dall’amministrazione stessa, la domanda che ci si pone è perché sprecare le poche risorse disponibili per realizzare interventi pensati per i cittadini quando dei cittadini non si conosce il pensiero? L’obiettivo è quindi coinvolgere i cittadini nel processo decisionale in modo da utilizzare tempo, energie e denaro in interventi che portino un beneficio concreto.

Inoltre si auspica di stimolare i giovani, gli immigrati, chi non fa sentire la propria voce, a progettare, a partecipare attivamente e ad essere a proprio agio nel farlo; per far si che questi soggetti siano invogliati a partecipare è utile appianare il divario che c’è tra cittadino e amministrazione.

Normal 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Normal 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 E’ necessario avvalersi di mediatori più vicini ai cittadini, quindi chi meglio dei cittadini stessi? Infatti, come supporto nella fase progettuale troviamo i ” facilitatori ” i quali altro non sono che cittadini attivi che svolgono un ruolo di filtro tra ciò che scaturisce all’interno dei dibattiti e l’amministrazione.

La cittadinanza attiva si promuove quindi su due fronti: da un lato abbiamo i cittadini che vengono spinti a proporre interventi sentiti e pensati per il proprio territorio, dall’altro troviamo sempre i cittadini che si mobilitano per supportare e semplificare questo processo, i facilitatori.



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