Il Consorzio acqua potabile di Montaldo nasce nel 197, su iniziativa di un gruppo di cittadini, per portare l’approvvigionamento idrico in una zona non servita dagli impianti comunali.
Fondi e gestione privati, dunque, segnano la vita del consorzio dalla sua fondazione. In questo secolo di storia poco è cambiato sotto questo profilo, mentre al contrario il costante ammodernamento dell’impianto lo ha reso un’eccellenza a livello internazionale.
Quattordici sorgenti, quindici chilometri di tubature ultramoderne, 1 mila metri cubi di acqua potabile distribuita ogni anno agli utenti, impianti di depurazione ultravioletta: alla qualità del servizio si aggiunge un altro dato positivo, il costo contenuto della bolletta.
Il consorzio, a Montaldo, ha una strategia vincente, e forte dei suoi numeri sfida le grandi Spa dell’acqua, e fa quadrato con gli altri consorzi sopravvissuti nel biellese.
Ma qual è il segreto di Mezzana Montaldo? Com’è possibile che non ci siano aumenti nella bolletta, che le tubature non abbiano falle, che ogni intervento sia tempestivo? Probabilmente la risposta è molto semplice: utenti e gestori coincidono, e sono gli stessi cittadini a prendersi cura in prima persona di un bene comune quale l’acqua.
Una soluzione apparentemente semplice, una sfida che nasce dal privato per opporsi ad uno sfruttamento mercantilistico e confermare, indirettamente, il valore di una gestione per tutti di una risorsa di tutti.