L'integrazione possibile

L'integrazione non come problema ma come opportunità  di crescita e sviluppo

L’amministrazione di Riace riveste un ruolo importante imponendosi al centro dell’attenzione dei media nazionali e internazionali come esempio concreto per alcune pratiche virtuose quali il progetto sul territorio di accoglienza multietnica, il borgo riacceso con botteghe artigiane, gestite prevalentemente da rifugiati politici, e la singolare esperienza della raccolta differenziata con gli asini. Una utopia divenuta realtà che fa di Riace una delle esperienze di integrazione anomala in Italia con una gestione e una partecipazione diretta e consapevole da parte di migranti e abitanti del posto per dar vita ad un villaggio multiculturale.
ll sindaco della cittadina, Domenico Lucano, rieletto con pochi voti nel 29, ed oggi soggetto di molteplici intimidazioni di stampo mafioso, punta sugli stranieri per ripopolare il suo paese, dando loro vitto e alloggio, senza costi di elettricità ottenendo in cambio che gli stessi imparino la lingua italiana e garantiscano manodopera.

Associazione Città futura "Giuseppe Puglisi"

Il progetto di creare un luogo dove i rifugiati e gli abitanti di Riace potessero vivere e lavorare fianco a fianco in un villaggio globale, il Riace village, è la prima idea dell’associazione, che, dall’accoglienza dei profughi kurdi, capì l’importanza di far rivivere le case di Riace dando il via alla nascita dell’associazione “Città futura”, basata sull’accoglienza dei rifugiati nelle località soggette da decenni a un processo migratorio incessante, dovuto alle difficoltà economico-sociali attraversate da queste zone del Meridione. Riace Village è l’idea centrale dell’associazione, è il mezzo attraverso il quale si diffondono le altre idee, che si svolgono a Città futura, fondata sull’ospitalità e sull’accoglienza, per dare ai viaggiatori la possibilità di essere a casa, di incontrarsi e scambiarsi il contenuto del proprio bagaglio e di partecipare attivamente.

Da questo progetto e da questa associazione nasce l’ utopia di Riace: una cittadina piccola della Calabria, da sempre famosa per i suoi bronzi, che tra mille difficoltà e nonostante le pressioni sul territorio delle cosche calabresi, rappresenta una delle migliori pagine del nostro paese in tema di integrazione ed accoglienza; una risposta, a poche settimane di distanza dalla rivolta vera e propria dei migranti di Locarno, che si snoda attraverso azioni, iniziative, fatti concreti che promuovono scambio e conoscenza reciproca. Sono questi i segni dell’amministrazione di Lucano e del lavoro intenso dell’associazione. Il laboratorio Riace, per inciso, sta divenendo punto di riferimento in Calabria tanto che altri due paesi, Caulonia e Stignano, hanno dato vita alla cosiddetta “dorsale della solidarietà” improntata ai valori dell’accoglienza e della integrazione solidale.