Partecipazione e sostenibilità  ambientale

Promozione di modelli di sviluppo alternativi con il contributo di cittadini e PA

Riportiamo qui di seguito la presentazione degli obiettivi e delle azioni della società redatta dai suoi stessi collaboratori. L’impegno di Geopolis testimonia la necessità e la volontà non solo di studiare l’impiego di energie rinnovabili a basso impatto ambientale ma anche, il desiderio di collaborare, fianco a fianco, con i cittadini e le amministrazioni locali nella tutela dell’ambiente preservando il giusto equilibrio uomo-natura.

L’approccio metodologico

"La novità metodologica che Geopolis Energie propone non riguarda solo il campo di ricerca tecnica rispetto alla valorizzazione di nuove e diverse forme di energia alternativa, ma anche l’approccio con cui si relaziona con i cittadini e con le amministrazioni locali. Fin dalla fase progettuale ciò che guida i nostri studi di fattibilità è la convinzione che alcun progetto avrebbe reale radicamento nel territorio se non fossero coinvolti, come attori protagonisti del nostro percorso, le amministrazioni locali e i cittadini attraverso percorsi di partecipazione, ispirati ai diversi modelli di cittadinanza attiva.

Il nostro primo ambito di studio ha riguardato l’utilizzo dei rifiuti per la produzione di energia. La necessità di un corretto e compatibile smaltimento della frazione umida separabile dei rifiuti a livello locale, sia di origine domestica che industriale, ha spinto la ricerca verso soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale e sociale. Queste hanno il vantaggio di aumentare la disponibilità di energia a livello locale promuovendone la formazione da fonti rinnovabili e contribuendo ad incrementare la consapevolezza delle comunità sulle problematiche ambientali e energetiche.

Dal D.A.D. alla cittadinanza attiva

L’intervento sul territorio si propone di superare il tradizionale metodo D.A.D. (Decidi, Annuncia, Difendi), in quanto vuol cercare di evitare i possibili conflitti che potrebbero emergere nel proporre percorsi innovativi per le comunità a cui ci rivolgiamo. Troppo spesso gli interventi pubblici sul territorio hanno trovato ostacoli nella loro realizzazione, in quanto i cittadini, sempre più consapevoli del loro ruolo attivo nei processi decisionali, hanno ostacolato o ritardato i processi di realizzazione di progetti di vario tipo.

La cittadinanza attiva è ormai divenuta sinonimo di partecipazione e di interesse. Essa, come ben espresso da molti studiosi tra cui Franco Cassano (24), sociologo dell’Università di Bari, rappresenta l’unico modo per conciliare la difesa della libertà con la cura e la salvaguardia del bene comune.
La partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali realizza quel passaggio, non solo concettuale, dalla democrazia deliberativa alla democrazia partecipativa, richiamando quelle esperienze che per primi hanno visto coinvolti, come ricorda Luigi Bobbio (26), gli strati popolari latinoamericani, disposti alla partecipazione per sopperire alle inadempienze dello Stato. Questo modello di democrazia si caratterizza per il suo carattere applicativo concreto, coinvolgendo direttamente il cittadino nell’esercizio del potere decisionale pubblico.

Nel nostro studio il cittadino diviene attore principale per il cambiamento del territorio in cui vive e, proprio per questo, abbiamo ipotizzato un luogo aperto nel quale dare spazio al bisogno di partecipazione della cittadinanza, consapevoli di quali possono essere le opportunità che ne deriverebbero da un corretto uso delle tecniche di partecipazione. Coinvolgere i cittadini, infatti, ci permette di rispondere in maniera adeguata alla complessità dei problemi socio-economici e ambientali; di dar voce ad una crescente domanda di protagonismo, di impegno individuale e di desiderio di intervenire in prima persona per rispondere a vecchi e nuovi problemi personali e sociali.
In generale, poi, siamo convinti che i costi sociali, economici, ambientali e istituzionali dei processi decisionali classici siano maggiori, complessivamente rispetto a quelli dei processi decisionali inclusivi e partecipati.

L’esempio di Focus Group

In relazione al nostro studio di fattibilità, la società ha ritenuto utile, tra i diversi strumenti partecipativi, concentrarsi sull’utilizzo del Focus Group.
In particolare per il nostro studio abbiamo ritenuto indispensabile organizzare quattro diversi incontri, in cui sono stati invitati a partecipare cittadini di Cassano delle Murge di età tra i 17 e 8 anni, cercando di raggruppare insieme le fasce più giovani e creando due gruppi eterogenei di adulti.
Gli incontri sono stati strutturati in due momenti distinti:

– il primo con l’obiettivo di attivare un confronto sugli aspetti positivi e negativi connessi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti organici nel comune di Cassano delle Murge (anche al fine di far emergere suggerimenti per azioni migliorative);
– il secondo finalizzato a presentare le potenzialità connesse alla realizzazione di un mini impianto per la produzione di energia da biogas e ad avviare un confronto sulle questioni ‘critiche’ che dovrebbero essere affrontate per far si che tale impianto sia più facilmente ‘accolto’ della popolazione locale (in quanto più vicino alle loro esigenze e aspettative).
Al termine dell’esperienza dei Focus Group è stato utile osservare come molte delle indicazioni emerse potranno essere affrontate solo in parte dalla Geopolis Energie, in quanto richiedono un coinvolgimento attivo della pubblica amministrazione, che, costantemente informata sugli sviluppi del nostro studio, segue con interesse gli sviluppi dello stesso, disponibile ad intervenire negli ambiti di propria competenza.

Dai Focus Group è emerso vivo il desiderio dei cittadini di poter dare il proprio contributo su questioni che possano contribuire ad un sostanziale miglioramento della condizione socio economica del territorio interessato dal progetto. Questa considerazione emerge anche dalla continua richiesta che i partecipanti agli incontri hanno avanzato rispetto alla necessità di informare e formare la cittadinanza sulle tematiche oggetto del nostro studio.

L’attività dei Focus Group è stata accompagnata da un incontro pubblico, dove la società ha incontrato la cittadinanza e le autorità locali interessate dal nostro intervento. In tale occasione è stata presentata la proposta progettuale del nostro studio di fattibilità, durante il quale si è realizzato un primo confronto con i cittadini.
La sinergia di diverse metodologie multidisciplinari porta alla realizzazione di sistemi ecosostenibili per la produzione di energia nelle comunità locali, considerando i cittadini attori responsabili del proprio sviluppo.

La possibilità di ampliare il coinvolgimento sociale spingerà Geopolis Energie a entrare nelle scuole e nei luoghi di formazione in cui i giovani cittadini plasmano il proprio senso civico. Il coinvolgimento dei ragazzi è alla base per trasformare, l’attuale speranza di cambiamento, in un percorso concreto di sviluppo alternativo e fortemente condiviso nel tempo".