Una civitas in festa, dal 7 al 9 maggio

Un modo responsabile di vivere la propria città 

La scorsa edizione ha visto oltre 2mila presenze, con più di 7 appuntamenti tra convegni, seminari, spettacoli, laboratori e spazi espositivi, ed il programma di quest’anno, altrettanto ricco di eventi, lascia immaginare una importante riconferma di adesioni.
21, Tempo di responsabilità è il focus di questa edizione ovvero essere capaci di progettare il presente guardando al futuro. La mission dichiarata del progetto è infatti la creazione di un luogo di incontro propositivo: “Tantissime persone ogni giorno vivono e lavorano perché “un pensiero” di cittadinanza attiva diventi realtà: persone capaci di creare e condividere buone prassi, di unirsi perché la cultura del bene comune diventi preponderante, per non lasciare che una fantomatica “società che ha perso i valori” sia l’alibi dietro cui nascondersi per agire nel nome di interessi particolari e incapaci di guardare al domani con speranza”.


Il Piano triennale

Ma la novità di questa edizione è lo sguardo rivolto al futuro del Festival, che sarà l’avvio di una programmazione di progetto a lungo termine che permetta mettere in comune idee e risorse e di “fare rete”. Sarà infatti la primatappa di riflessione di un percorso di tre anni che vedrà a Civitas in Fiera, nell’autunno del 212, a sei mesi dalla chiusura del Festival della Cittadinanza 212, la realizzazione di un Expo delle buone pratiche di sostenibilità nazionali ed internazionali. Una“Civitas triennale dell’espressione innovativa e positiva”, che dia visibilità alla sensibilità e al benessere diffuso raggiunto dalla società grazie al cittadino responsabile.

Tutto ciò attraverso la creazione di tre Cpp (Commissioni di progetto permanenti) che diano voce all’impegno dei partner del territorio interessati a promuovere la condivisione di buone pratiche di cittadinanza durante tutto il ciclo triennale. In particolare, i Cpp dovranno promuovere percorsi di sostenibilità connessi a tre temi che esprimono il desiderio di vivere la cittadinanza come occasione di responsabilità: Ambiente e territorio, Cultura e creatività, Impegno sociale. In ogni Cpp troveranno spazio persone, istituzioni, enti locali, associazioni, cooperative, imprese, chiunque insomma raccolga la sfida decidendo di mettere a disposizione la propria competenza, il contatto con le persone che sono parte del proprio ambiente, la propria sensibilità e passione.

Il festival non può essere un albero di Natale, addobbato per l’occasione con decori scintillanti e rimesso in cantina una volta passato il Natale. Istituiamo le commissioni perché vogliamo piantare un albero, una pianta giovane ma forte, collocata al centro del giardino comune. Una pianta che dia giovamento all’intera comunità e affondi le sue radici nella terra che calpestiamo ogni giorno, resa fertile dai sogni e dalle fatiche di ognuno di noi. I membri delle commissioni sono le radici che dalla terra colgono il nutrimento e trasformano l’impegno quotidiano dei cittadini nei frutti maturi della sostenibilità.” dichiara Alessandro Di Paolo, coordinatore scientifico del Festival della Cittadinanza.


Cittadiniamo


Inoltre per ricercare e ricostruire i modi specifici di vivere la città, quei modi che i cittadini di Padova possono sentire come propri e a partire dai quali possono dialogare e confrontarsi anche con i cittadini di altre città e di altri territori, è stato creato un luogo virtuale di discussione, denominato “Cittadiniamo”, dove oltre alla partecipazione ai forum si potranno pubblicare immagini e video della città, trovare interviste di cittadini e segnalazione di autori, di associazioni e di siti più interessanti di Padova, avviare sondaggi e tutto ciò che secondo la redazione contribuirà a creare il “Padova’s way”.


Un abbraccio al centro storico


Tra i tanti momenti che si susseguiranno durante il Festival è da segnalare un’iniziativa simbolica che si terrà nella giornata conclusiva, il 9 maggio alle ore 18.: “Un unico e immenso abbraccio al centro storico”, lanciato dal LEP (Laboratorio educativo permanente). Un gesto carico di significato che vedrà stringersi, non solo idealmente, migliaia di giovani intorno al cuore storico di Padova.