Storie di (stra)ordinaria cura dei beni comuni

Un omaggio a chi dona la propria sensibilità  e il proprio tempo alla comunità .

Illuminare le piccole storie quotidiane che rendono migliore una comunità. Le storie di chi si prende cura dei beni comuni come fossero propri (e lo sono, se solo ce ne rendessimo conto!) e si impegna quotidianamente, lontano dai riflettori, per fare di Bologna un posto più bello, accogliente e sicuro dove vivere. E’ questo l’obiettivo del premio “Bologna città civile” che, non a caso – si legge nel regolamento ufficiale –, vuole “far emergere storie che per le loro caratteristiche potrebbero essere replicate da tutti”.

Il Premio si propone dunque come occasione per raccontare in positivo la comunità bolognese. Candidature e autocandidature per l’assegnazione del premio vanno inviate, entro il 3 ottobre, attraverso l’apposita scheda pubblicata da Il Resto del Carlino e devono contenere una breve descrizione dell’iniziativa che ha visto protagonista il candidato e un suo breve curriculum. Tutti i candidati dovranno sottoscrivere un modulo nel quale certificheranno di non avere mai commesso reati penali. Il premio vero e proprio è costituito dall’opera “civiltà” realizzata da un maestro artigiano bolognese.
Sarà il Centro Antartide a operare una selezione ragionata alle candidature pervenute mentre il vincitore sarà stabilito da una giuria presieduta dal direttore del Carlino.