Un comitato cittadino creato per sostenere la salvaguardia ambientale.

"Un lago sano e pulito crea qualità  della vita, benessere ed occupazione".

L'iniziativa di pulizia del lago è stata promossa dal gruppo facebook "Salviamo il Lago Albano", creato dagli stessi cittadini con lo scopo di riunire e propagandare le iniziative di salvaguardia ambientale.

La realizzazione di un gruppo spontaneo di cittadini, che autonomamente hanno offerto tempo e impegno per tutelare lo sviluppo del loro territorio, si deve a Luca Nardi, fondatore e coordinatore del gruppo ” Salviamo il Lago Albano ” : ” Bisogna ricominciare a svolgere il nostro ruolo di cittadini attivi, senza colori politici – ha sottolineato Nardi – agendo da cittadini a cui sta a cuore il proprio paese. L’obiettivo di tutti deve essere quello di creare una pressione popolare nei confronti di chi prende decisioni politiche ” .

Il comitato cittadino, caratterizzato da una struttura molto libera che permette a tutti di avvicinarsi al tema e di contribuirvi, ha proposto, negli ultimi mesi, alla direzione del Parco dei Castelli Romani l’avvio di un proficuo rapporto di collaborazione, che punti ad individuare settori comuni sui quali intervenire, ampliare la propria piattaforma, coinvolgendo altre associazioni ambientaliste, e il relativo peso decisionale.

Tra le minacce più insidiose che aleggiano sulla sopravvivenza del lago, possiamo citare l'esteso abusivismo: ” Oltre 4. pozzi abusivi, afferma ancora Nardi, prelevano acqua dalla falda di alimentazione del lago provocando un aumento della concentrazione dei metalli ” .
Urge predisporre un incremento dei servizi e delle infrastrutture per rinsaldare il legame dei cittadini nei confronti del Lago e mantenere costante l’attenzione sulle problematiche ambientali.

Il comitato ha più volte sollecitato l’intervento delle istituzioni, articolando la propria protesta su quattro nodi da risolvere:
– La presenza di liquidi provenienti da scarichi fognari che danneggiato la falda acquifera. Il comitato richiede l’eliminazione delle tubature inquinanti;
– Il continuo degrado che circonda le spiagge del Lago. Il comitato richiede una continua manutenzione dell’area;
– Il dissesto idrogeologico delle sponde lacustri. Secondo il comitato, i comuni non hanno ancora messo in atto misure di sicurezza adeguate;
– La presenza di barche arenate o abbandonate alla deriva nel lago.
Il comitato sollecita una maggiore incisività  dei comuni nel costringere i proprietari di queste imbarcazioni a mantenere il giusto e naturale decoro.

” Un lago sano e pulito crea qualità  della vita, benessere ed occupazione ” : è questo l’appello lanciato dal comitato che, venerdìscorso, ha partecipato ad un incontro con i sindaci di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi, e di Albano, Nicola Marini, insieme al commissario del Parco dei Castelli Romani Matteo Orciuoli.

Un appello che sembra esser stato recepito dal sindaco di Albano, Nicola Marini, il quale ha rimarcato il contributo dell’amministrazione comunale, che si concretizza nella ricerca di un piano di salvataggio del lago e, per quanto riguarda la carenza idrica (negli ultimi cinquant’anni, il livello delle acque si è abbassato di quasi 3 metri. Il fenomeno viene attribuito al consumo d'acqua: la notevole antropizzazione e lo sviluppo dell'agricoltura intensiva avrebbero comportato un sovrasfruttamento della falda acquifera albana), nel predisporre un collegamento con la rete idrica di Roma.

Impegni concreti ed immediati sono stati promessi anche dal sindaco di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi, che ha sollecitato la regione affinchè renda operativa la delibera regionale del 29 sulla misurazione e la riduzione dei prelievi diretti e sulla lotta ai pozzi abusivi.

La speranza del comitato è quella di poter avere, prima delle festività  natalizie, un piano attuativo che si ponga come finalità  primaria quella di salvaguardare il lago.

L’iniziativa ” Salviamo Il lago Albano ” ha il merito di risvegliare il senso civico dei cittadini che vogliono essere protagonisti del loro territorio, alla luce di quella sussidiarietà  orizzontale, fulcro e sprone imprescindibile dell’attivismo sociale.



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