Le trasformazioni sociali nel Paese

"Il volontariato come pilastro della società "

Il Rapporto è strutturato in modo che il lettore possa facilmente cogliere e approdondire i temi cui è interessato e allo stesso tempo farsi un’idea d’insieme.
Nella prima parte le "considerazioni generali" propongono un modello volto a riallacciare il filo con le analisi degli anni precedenti, costituendo uno strumento utile per l’immediata individuazione delle dinamiche di trasformazione del Paese.

Le “Considerazioni Generali” del 21 delineano un quadro critico della società italiana.
L’indagine sottolinea, d’altronde, come il biennio appena trascorso, sebbene accompagnato da una profonda crisi economica e sociale, non abbia lasciato effetti devastanti nella psicologia collettiva, che non sembra aver assimilato le ondate di paura che provenivano dal panorama internazionale.

Il Rapporto sottolinea, inoltre, come nella società italiana stia aumentando la consapevolezza di una vera e propria “fatica di vivere”, che si manifesta in una profonda insicurezza a livello umano sia individuale che collettiva.
La diretta conseguenza consiste in una generale “mancanza di desiderio”, che spesso scaturisce in una vera e propria “apatia sociale”.

Nella seconda parte del Rapporto, troviamo uno spazio dedicato alle “fenomenologie dell’anno”, ossia a quei processi che hanno caratterizzato l’evoluzione della società in questo ultimo periodo.La terza e la quarta parte è dedicata, invece, ai dati e alle analisi relative alle singole sezioni dell’indagine.
Il rapporto si sofferma, infatti, su diversi campi divisi in macroaree, tali sono: “processi formativi”, “lavoro e rappresentanze”, “territorio e reti”, “welfare”, “sicurezza e cittadinanza”, “soggetti economici dello sviluppo”, “comunicazione e media”, “governo pubblico”.

Il volontariato come pilastro della comunità

Nell’ambito del capitolo sul “sistema del welfare” (pagg. 257-348 del Rapporto) emerge un dato molto positivo per chi, come Labsus, si interessa di cittadinanza attiva e sussidiarietà orizzontale.
Un’intera sezione viene dedicata al “volontariato come pilastro per la comunità”. In essa, il volontariato, oltre a rappresentare un asset fondamentale e un valore aggiunto per ogni società, occupa anche una funzione strategica nella veste di fornitore di servizi in tempo di crisi.

Questo non vuol dire, tuttavia, che l’amministrazione dovrebbe “ritirarsi” e lasciare la fornitura di certi servizi ad organizzazioni del terzo settore, bensì che si possono costituire partnership positive tra queste organizzazioni, capaci di creare effetti moltiplicatori per il bene dell’intera società.

Dal Rapporto emerge che il 26% degli italiani dichiara di svolgere attività di volontariato all’interno di realtà organizzate o in modo spontaneo e informale.
La scelta di fare volontariato è molto più radicata tra i giovani (circa il 34%) per poi diminuire sensibilmente nelle fasce d’età più mature.
I settori in cui sono impegnati i volontari sono molti ma si distinguono tre aree fondamentali: strutture sanitarie (69%), presidi socio assistenziali di vario tipo (54,3%), varie forme di assistenza per gli anziani e per le persone non autosufficienti.

L’importanza dei volontari

I lettori di Labsus sono ben consapevoli dell’importanza dei volontari, che insieme ai cittadini attivi rappresentano il nucleo essenziale della cittadinanza attiva. Si tratta, in entrambi i casi, di soggetti che agiscono per la cura dell’interesse generale in maniera “disinteressata” e che ricoprono un modo nuovo dell’essere “cittadini”. Questo non si esprime, infatti, semplicemente attraverso il voto ma preveder forme variegate di partecipazione attiva alla vita politica, economica e sociale del Paese, in linea con quanto affermato dallo nostra stessa Costituzione.



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