L'appello di Napolitano sulle risorse al volontariato

"Il volontariato è la linfa vitale della nostra convivenza e costituisce elemento distintivo (...) della qualità  della nostra democrazia"

Da una parte, le retoriche della Big Society, nate nel Regno Unito con il governo Cameron e rilanciate in Italia da alcuni ministri della Repubblica e da alcuni settori della società civile. Dall’altra, una manovra economica che non lascia molti spazi a questi orizzonti di rafforzamento del volontariato e della cittadinanza attiva, anche a causa del poderoso ridimensionamento del 5 x mille. Una misura che anni fa proprio il Ministro Tremonti aveva introdotto e che, viceversa, in questi giorni, lo stesso Ministro ha compresso in modo significativo, abbassando ad appena 1 milioni di euro il tetto delle risorse destinate dai cittadini al no profit. In mezzo, la protesta delle organizzazioni civiche che cercano di reagire a queste politiche pubbliche contraddittorie chiedendo il ripristino di una misura utile e apprezzata dalla popolazione.

E proprio il 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato, arriva l’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che rinnova il suo “profondo apprezzamento, a nome della Nazione e delle istituzioni repubblicane, per il ruolo insostituibile del volontariato e del terzo settore come punti di riferimento e protagonisti attivi della nostra società civile".

Nella nota del Presidente si legge, tra l’altro: "un anno fa abbiamo celebrato insieme, al Quirinale, le tappe fondamentali del volontariato italiano fenomeno straordinariamente vasto, vario e ricco. E ho concluso l’incontro ribadendo che il volontariato è una linfa vitale della nostra convivenza e costituisce un elemento caratterizzante e distintivo della qualità della nostra democrazia” (leggi qui).

Il messaggio di Napolitano prosegue con un richiamo all’Anno europeo per il volontariato e la cittadinanza attiva che si celebrerà nel 211: “il volontariato si esprime attraverso la promozione del rapporto solidale fra le generazioni, il sostegno agli strati emarginati della popolazione, l’impegno per realizzare percorsi di integrazione e comprensione reciproca in un’epoca di grandi flussi migratori. Abbiamo bisogno di questa grande scuola di solidarietà che generosamente produce azioni, pratiche quotidiane e progetti i quali rappresentano un contributo essenziale per la creazione di un diffuso capitale sociale”.

Il Presidente della Repubblica conclude con un appello molto preciso: “proprio in questo momento di particolari difficoltà economiche è di fondamentale importanza sostenere il mondo del volontariato, anche garantendo le risorse necessarie a tener fede alla sua insostituibile missione riconosciuta da milioni di cittadini".

Conclusione un po’ amara se si pensa ai contenuti della legge di stabilità che sta per essere varata dal Parlamento. Una legge che va in direzione contraria rispetto alla costruzione di una vera "Big Society" nella quale, sulla base del principio di sussidiarietà, vi sia spazio per una piena partecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politiche pubbliche.