Un'iniziativa per promuovere la cittadinanza attiva

Il progetto punta alla promozione del protagonismo attivo dei soggetti sociali e dei cittadini in generale

L’idea alla base del progetto “I reggiani, per esempio” affonda le sue radici nella ferma volontà, da parte dell’amministrazione comunale di Reggio Emilia, di puntare sul protagonismo attivo dei soggetti sociali e, più in generale, di tutti quei cittadini che decidono di concorrere in prima persona al perseguimento dell’interesse generale della loro comunità di appartenenza. E’ possibile inquadrare il tutto in quell’attività di promozione di una nuova metodologia di definizione delle politiche pubbliche, che mira ad un pieno inserimento del principio di sussidiarietà orizzontale nelle strutture del meccanismo decisionale.
L’iniziativa in esame ha finora conosciuto due fasi di sviluppo, con riferimento alle diverse tipologie di azioni effettivamente messe in atto per dare concretezza ai buoni propositi che tale progetto porta con sé.

Una raccolta di buone pratiche

La prima fase ha avuto inizio nel 28: qui gli sforzi si sono concentrati, principalmente, nell’opera di raccolta di quel bagaglio di buone pratiche di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale che hanno visto come protagonisti enti, associazioni, imprese, gruppi di cittadini e singole persone operanti nel contesto territoriale di Reggio Emilia. La parola d’ordine è stata quella di valorizzare tali esperienze positive, indice dell’alto senso civico che da sempre caratterizza la comunità reggiana, per creare una sorta di circolo virtuoso che fosse in grado di spingere sempre più cittadini a mettere a disposizione del proprio paese quelle idee e quelle risorse di cui sono portatori. Così, attraverso appuntamenti istituzionali con i soggetti partner coinvolti, si è cercato di portare a conoscenza della popolazione tutta questa serie di piccole iniziative, nate dal basso, che hanno avuto il pregio e lo scopo di innalzare il livello di qualità della vita dell’intera comunità.

Ma l’organizzazione di tale tipologia di incontri non è stato l’unico mezzo di diffusione del progetto e delle finalità che lo stesso intende perseguire. Innanzitutto, si è cercato di sfruttare le enormi potenzialità del mezzo televisivo tramite la realizzazione del rotocalco “I reggiani, per esempio”, un programma settimanale di buone notizie dedicato al volontariato, all’associazionismo e a tutto quello che i reggiani fanno per gli altri e per il bene comune. E’ stato istituito, inoltre, un punto informativo nei pressi di uno spazio comunale aperto al pubblico nella piazza principale della città; ma la vera novità è stata rappresentata dall’apertura di un sito internet, un luogo virtuale di raccolta di esperienze e non solo, dove è possibile seguire l’evoluzione del progetto e trovare informazioni ad esso inerenti.

Seconda fase: Il bando e la leva civica

La seconda fase del progetto, invece, ha preso il via nel 21 ed ha permesso a tale iniziativa di poter finalmente compiere un importante salto di qualità. L’amministrazione comunale ha deciso, infatti, di indire un bando pubblico per promuovere e quindi finanziare progetti avanzati da gruppi di cittadini, associazioni, gruppi informali e altri attori presenti sul territorio, nei più diversi ambiti, dalla cultura alla famiglia, dalla solidarietà sociale al settore sportivo e altri ancora. La risposta della popolazione è stata sorprendente: sono state presentate ben quattrocentoventuno proposte, anche se solamente alcune di esse sono state selezionate per poter avere accesso ai contributi in denaro previsti dall’avviso pubblico.
Ma l’azione dell’amministrazione locale si è focalizzata anche sull’istituzione di una “leva civica”, una forma organizzata di volontariato per adulti, che riprende la formula vincente della “Leva giovani”, con cui già da diversi anni l’amministrazione stessa stimola la partecipazione attiva delle giovani generazioni alla vita della comunità e al bene comune. Infine, per poter promuovere più efficacemente il progetto e i valori ad esso connessi, si è anche deciso di costituire un Tavolo permanente di lavoro e confronto che vede la partecipazione del Comune di Reggio Emilia, del Forum del Terzo settore provinciale, del Centro di servizio del volontariato “Dar voce”, oltre che degli altri partner del progetto.

In allegato, è possibile trovare la presentazione integrale del progetto “I reggiani, per esempio”



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