E' possibile ridare nuova linfa a luoghi trascurati e dimenticati

Edifici fatiscenti e siti abbandonati diventeranno spazi condivisi nei quali sviluppare nuove forme di partecipazione

Il progetto Spazi Indecisi si prefigge l’obiettivo di ridare una nuova linfa vitale a luoghi trascurati, deantropizzati, attraverso la creazione di una mappatura che, insieme ad un corredo di immagini fotografiche, possa sviluppare una riflessione comune sulla necessità  di recuperare questi spazi.

Attraverso la combinazione di linguaggi contemporanei, che spaziano dalla fotografia all’arte passando per la realizzazione di installazioni multimediali, si cerca di proporre uno sguardo nuovo, che valorizzi le potenzialità  dei luoghi dismessi.

In una prima fase iniziale, sono stati attuati interventi di recupero per luoghi situati in Emilia Romagna, ma l’obiettivo futuro è quello di raccogliere informazioni intorno agli spazi indecisi presenti sull’intero territorio nazionale.

La mappatura degli spazi

Attraverso un’operazione di mappatura degli spazi indecisi, sarà  possibile raccogliere fotografie, testi, mirate indicazioni: l’intera documentazione verrà  ripresa anche nel blog dedicato al progetto, dove l’evoluzione della mappatura dei luoghi potrà  essere a disposizione degli utenti.

E’ inoltre possibile segnalare la presenza di uno spazio indeciso compilando il relativo form: la segnalazione verrà  inserita nella mappatura e andrà  ad arricchire l’archivio storico condiviso dei luoghi indecisi.

Oltre alle segnalazioni e alle fotografie, gli utenti potranno inviare materiale informativo, resoconti personali, aneddoti singolari, utili per raccontare i luoghi secondo una prospettiva inedita. Il risultato finale sarà  la realizzazione, negli spazi censiti, di installazioni urbane, sviluppate dalle menti creative locali, che permettano l’affermarsi di una duratura dimensione estetica.

Edifici fatiscenti, siti abbandonati, strutture dall’indiscusso fascino storico possono diventare reali spazi condivisi nei quali sviluppare nuove forme di partecipazione: capovolgendo il proprio punto di vista, in virtù del principio di sussidiarietà  orizzontale, i cittadini diventano soggetti attivi e direttamente responsabili dello sviluppo del territorio.



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