Poeti e studenti si incontrano per civilizzare la città 

In una città  civile tutti vivono meglio.

Le inusuali “bacheche” che ospiteranno queste rispettabili poesie, saranno nientemeno che i muri condominiali, dove i condomini nell’attesa dell’ascensore o prima di salire le scale, potranno leggere i testi, con i versi scritti per l’occasione da: Antonella Anedda, Roberto Roversi, Nicola Muschitiello, Roberto Piumini, Bruno Tognolini e Francesco Scarabicchi. Ad affiggere i poemi saranno circa seimila studenti delle scuole bolognesi, impegnati in questo modo a restituire alla città quel ruolo, scemato nel tempo, di capitale del senso civico in Italia.

Allo stesso tempo, ed in sintonia alle “poesie del rispetto”, gli alunni di circa cinquanta classi, incontreranno il poeta Nicola Muschitiello, come già disse Italo Calvino, poeta con una “vera voce”.

Come già detto, anche se con modi e metriche differenti, i versi degli autori raccontano una città che lotta tra indifferenza e solidarietà, tra il vivere insieme e l’esclusione sociale. Si legge infatti nelle parole di Tognolini, di una città dove, con piccoli gesti, e con lo sguardo rivolto verso gli altri, si finisce per stare meglio un po’ tutti.

Il progetto, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Fondazione del Monte, è inserito, come il “Premio Bologna Città Civile” e “ La cortesia è il miglior compagno di viaggio” al’interno del progetto “La città civile”, che vede protagonisti, oltre che le scuole bolognesi, il Centro Antartide, Hera e tante altre organizzazioni, più alcune biblioteche e varie cooperative.