Scuola e quartiere uniti per la sussidiarietà  a Roma

Sono cittadini attivi e " danno risposte "

Un incipit semplice e concreto a cui sono però seguite una moltitudine di esperienze ed iniziative di cura, da parte dei genitori della scuola romana, di beni facenti parte della scuola e del quartiere.

La riapertura di questi spazi ha innescato, poi, un circolo virtuoso, che ha visto progressivamente convergere le energie delle numerose componenti della scuola, nonché le varie istituzioni, in nome di una comune valorizzazione del bene pubblico.
l’Associazione Genitori Scuola Di Donato è, oggi, un punto di riferimento per molto adulti e bambini e coinvolge diversi livelli generazionali in una miriade di attività  di natura culturale, ludica, civica (alcuni esempi sono il mini-basket, i corsi di danza classica e moderna, il calcetto, il teatro, i laboratori di manipolazione e di pittura, le mostre interattive, gli spettacoli ed inoltre i laboratori per adulti, gli spazi di incontro, le feste e le cene che l’Associazione organizza e promuove).

Ad oggi, l’Associazione Genitori conta circa un centinaio di soci. Questi prestano volontariamente le loro forze, il loro tempo, le loro ” energie civiche ” al fine di recuperare, prima, e gestire, poi, spazi comuni che, durante l’orario extra-scolastico, ospitano attività  delle più svariate.

Genitori “responsabili”

Si tratta di un caso importante di sussidiarietà , come è anche dimostrato dalla presenza, accanto alla necessaria iniziativa propositiva dei cittadini per la cura di interessi generali, del’elemento della ” responsabilità  ” degli stessi di fronte a problemi di natura comune. I genitori, infatti, sono parte attiva della scuola e si sentono responsabili, appunto, del funzionamento delle attività  e della cura dell’edificio scolastico. Essi sono cittadini attivi e ” danno risposte ” sociali.

Dal dicembre 24, l’Associazione è inoltre capofila del Polo Intermundia, progetto dell’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, volto principalmente a promuovere la conoscenza reciproca delle comunità  migranti ed italiane, creando un luogo di scambio e di partecipazione.

Non solo scuola…ma anche quartiere

L’Associazione è diventata, negli anni, un importante riferimento, non solo per la scuola in cui è nata, ma anche per la vita del quartiere Esquilino. La scuola, infatti, si è – per cosìdire – aperta al quartiere e con esso integrata.
Il cortile, ad esempio, è diventato, dopo l’orario scolastico, una delle piazze dei bambini del rione, un luogo del gioco protetto ed attrezzato. La palestra ed i seminterrati, invece, sono diventati un centro di attività  ludiche ed artistiche per i bambini e gli adulti dell’Esquilino.

L’Associazione Genitori è oggi inserita in una rete di rapporti con altre associazioni, progetti, enti che lavorano per la costruzione di quella che loro chiamano ” una città  a misura di bambino ” .

Si tratta di un esempio straordinario di buone pratiche tra cittadini ed istituzioni ed di un caso di sussidiarietà  che vede coinvolti molti soggetti diversi eppure perfettamente integrati nella cura dei beni comuni. Esso è, inoltre, altamente replicabile e, anzi, l’Associazione Genitori, incoraggia in alcuni suoi documenti, gli altri cittadini attivi a mettere in campo esperienza di partecipazione e di sussidiarietà . Perché non seguire il loro consiglio…

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