Nel dettaglio il 5 per mille può essere destinato a scelta tra:
– sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità
sociale
– finanziamento della ricerca scientifica e dell’università
– finanziamento della ricerca sanitaria
– sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza
– sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche.
Il Presidente del consiglio provinciale bresciano Bruno Faustini in un comunicato afferma che "oltre alle benemerite associazioni nazionali che si promuovono con iniziative su importanti mass-media è importante aiutare l’associazionismo bresciano".
L’analisi delle statistiche conferma quanto questa possibilità sia poco utilizzata dai cittadini, anche a causa della scarsa informazione nell’ambito della sussidiarietà.
Il Prof. Gregorio Arena in un editoriale sottolinea come attraverso il 5 per mille il contribuente non deleghi allo Stato la decisione circa l’uso dei suoi soldi, bensì li attribuisca direttamente a soggetti privati e pubblici che ritiene stiano fornendo servizi importanti, magari anche servizi che lo riguardano direttamente; "ed è appunto questa caratteristica del 5 per mille che consente di assimilare tale istituto, sul piano teorico, al principio di sussidiarietà , grazie al quale i cittadini sulla base di una propria autonoma scelta utilizzano le proprie capacità e risorse per prendersi cura dei beni comuni, nell’interesse generale".
Labsus, che si è occupato anche recentemente delle modalità per le donazioni e delle eventuali agevolazioni fiscali, continuerà a monitorare la campagna ideata dalla provincia di Brescia, tenendovi aggiornati.
Clicca qui per l’elenco completo delle associazioni no-profit bresciane.
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Aggiornamento
Non avendo ricevuto risposte dalla provincia di Brescia, né dall’assessore Aristide Peli, in merito alla campagna per la donazione del 5 per mille, riprendiamo alcune dichiarazioni del presidente Bruno Faustini, riportate dal quotidiano locale “Bresciaoggi” il 14 giugno scorso.
Il cosiddetto progetto di sussidiarietà bresciano, forse in leggero ritardo per le dichiarazioni dei redditi del 211, è in realtà previsto per il 212.
Le iniziative mirate pro-associazioni per ora si concretizzano nella distribuzione di volantini, “ai 26 Comuni bresciani, come alle biblioteche, sono state consegnate locandine ad hoc in modo che ci aiutino a divulgare queste informazioni” afferma Faustini, “ci siamo rapportati anche con l’Ordine dei commercialisti e dei contabili affinché, al momento della dichiarazione dei redditi, informino gli utenti su questa possibilità”, riferisce ancora Faustini.