Open Data- Data Journalism

Trasparenza e informazione come bene comune

Scopo della pubblicazione è quello di presentare gli aspetti positivi che il giornalismo in rete può apportare allo sviluppo di un rapporto chiaro e trasparente tra istituzioni e società  civile.

Il processo di digitalizzazione ha comportato la creazione di una mole ingente di fatti da ricercare che, prima di essere riportati in chiave giornalistica, necessitano di un elaborato processo di raffinazione. Affinché venga esposta una pubblicazione oggettiva e non manipolata dei fatti, conviene che le redazioni siano fornite di capitale umano e risorse informatiche adatte a tale scopo. Si ritiene dunque necessario creare i nuovi giornalisti del futuro che sappiano padroneggiare i ferri tecnologici del mestiere e, all’occorrenza, introdurre materiali più aggiornati per il giornalismo in rete.

Durante la presentazione del testo sarà  messo in evidenza un ruolo fondamentale del data journalism ossia il suo aspetto civico. Si tratta di rendere trasparenti ed accessibili a tutta la popolazione i documenti che riguardano la gestione della cosa pubblica che in un modo o nell’altro non sono portati a conoscenza dei cittadini. Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero di individui che tendono ad informarsi tramite internet, soprattutto le fasce più giovani; tuttavia, in Italia, affinché possa aprirsi un percorso innovativo di fiducia nei confronti dell’informazione telematica, è necessaria una forte campagna di sensibilizzazione nei confronti della società  civile e delle istituzioni.

E’ ciò che Simon Rogers del Guardian esprime nel concetto di Facts are sacred: la cittadinanza attiva sulla rete dovrebbe passare da un modello comportamentale incentrato sulla volontà  di comunicare se stessa, ad uno caratterizzato dalla volontà  e dalla consapevolezza di un Web quale strumento per acquisire conoscenza (diretta, concreta, oggettiva) delle cose e dei fatti del mondo che lo circonda.

Il lavoro tecnico ed esperto di una redazione, se messo a disposizione dei singoli cittadini, di gruppi organizzati della società  civile e delle istituzioni, può dunque costituire un importante mezzo di sviluppo socio-culturale.

Questi temi ed altri aspetti squisitamente politici saranno al centro dell’incontro in programma giovedì27 ottobre a Roma, nella sede della Fnsi (Corso Vittorio Emanuele 349, primo piano), a partire dalle 1,3.