Il comune di Bologna ha adottato nel marzo del 211, durante il commissariamento prefettizio e a pochi mesi dalla nuova tornata elettorale per l’elezione del nuovo sindaco. proprio un regolamento per la realizzazione di microprogetti di miglioramento dello spazio pubblico da parte della società civile, di cui si procederà a un’analisi mettendone in evidenza aspetti positivi e criticità .
Obiettivi e soggetti a cui si rivolge il regolamento
Il regolamento del comune di Bologna si propone come obiettivo principale di regolare l’attività di cittadini organizzati, all’interno di un coerente quadro che si basi sul decoro e qualità urbani, per integrarli in modo innovativo nella manutenzione e qualificazione degli spazi pubblici, in modo particolare nella manutenzione di opere e infrastrutture pubbliche e arredo urbano. I privati intervengono nella gestione degli spazi urbani perseguendo tre principali obiettivi: il perseguimento di interessi pubblici; l’integrazione fra interesse pubblico e attività privata; l’ottimizzazione della spesa, sia attraverso la realizzazione di economie sulle poste iscritte nel bilancio comunale, sia attraverso la realizzazione di interventi o opere che non trovano copertura finanziaria ordinaria.
I soggetti a cui il regolamento si rivolge vengono definiti come “cittadini organizzati” vale a dire persone fisiche e giuridiche, singole o associate, proprietarie di edifici che si affacciano su spazi pubblici, nonché le imprese con attività poste negli stessi. I cittadini cosìorganizzati assumono la qualifica di “soggetto promotore” nei confronti dell’amministrazione comunale per migliorare un preciso spazio pubblico a cui tali cittadini fanno riferimento e che può esulare dalla programmazione comunale delle opere pubbliche.
Tipologie di microprogetti e modalità di presentazione
L’ambito in cui è possibile presentare microprogetti di interesse locale viene individuato nel regolamento del Comune di Bologna nel mero settore dell’urbanistica e dei lavori pubblici ponendo una distinzione tra interventi di manutenzione ordinaria e interventi di manutenzione straordinaria. Per quanto concerne la prima categoria rientrano le opere ripristino delle pavimentazioni stradali come per esempio i marciapiedi secondo quanto stabilito dai capitolati del comuni per quanto concerne materiali e modalità di esecuzione; eliminazione di barriere architettoniche, nuovi arredi urbani. Negli interventi straordinari rientra la ricostruzione delle fondazioni stradali, sistemazione delle carregiate, la costruzione o miglioramento dei condotti fognari per la raccolta delle acque meteoriche, opere a protezione dei pedoni. Tutti gli interventi dovranno essere realizzate secondo gli indirizzi tecnici approvati dal comune e per la presentazione del microprogetto proposto questo dovrà essere corredato di relazione tecnica illustrativa e fascicolo di manutenzione, tavole grafiche per opere di manutenzione straordinaria e capitolato d’appalto. Spetta al comune valutare la fattibilità del progetto e successivamente procedere a un apposito atto unilaterale di obbligo che contiene i tempi e le modalità di esecuzione dei lavori. Gli ambiti previsti dal regolamento di Bologna in cui i cittadini che si definiscono “organizzati” possono avanzare proposte limita l’azione degli stessi in quanto il settore urbanistico prevede modalità e capacità tecniche di livello professionale, che restringe il campo dei soggetti promotori e dei progetti presentabili, correndo il rischio di far diventare il regolamento una modalità di elusione delle normative in materia di appalti pubblici. In altri regolamenti adottati in Italia i microprogetti possono essere presentati anche in settori quali la cultura, lo sport, il turismo, il verde pubblico, ambiti di portata più ampia e in cui vi è sicuramente un interesse generale maggiore rispetto alla pura manutenzione delle opere pubbliche.
Condizioni e requisiti per la realizzazione dei microprogetti
I lavori proposti nei microprogetti dai “cittadini organizzati” dovranno essere eseguiti da ditte specializzate e professionali. Dovrà essere stipulata una polizza assicurativa che tenga indenne l’Amministrazione da tutti i rischi di esecuzione dei lavori sia verso terzi che per i rischi da cantiere e dovrà essere rilasciato regolare certificato di esecuzione dei lavori. La pubblica amministrazione si riserva la possibilità di accedere ai cantieri per la verifica del rispetto delle norme di legge sia in materia di esecuzione dei lavori, ma anche per la sicurezza e igiene sul lavoro e nei cantieri.
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