Io Resto in Calabria è un associazione politico-culturale apartitica che nasce, appunto, in Calabria da un episodio di violenza. Nel 24 l’imprenditore Filippo Callipo subisce un attentato intimidatorio ad uno dei suoi stabilimenti. All’indomani di questo incidente l’imprenditore sente ancora più forte il dovere di restare in questa terra tanto martoriata dalla ‘ndrangheta e da una mala politica. Intorno a quest’uomo quasi spontaneamente nasce l’avventura di questo movimento, di queste persone, uomini, donne, ragazzi che attraverso il web si sono messi in rete e hanno cominciato ad immaginare e a lavorare per una Calabria migliore.
Gocce di buona politica, le fasi
Gocce di buona politica è, sicuramente, il progetto più ambizioso e significativo dell’associazione. E’ un vero e proprio laboratorio di “cittadinanza attiva e partecipata”. Un percorso che con molteplici attività ha incentivato la partecipazione dal basso. Il percorso della seconda edizione della scuola di buona politica, che si è svolto dal 28 al 3 ottobre a Lamezia Terme, si è articolato in quattro fasi:
I fase: è stato organizzato un workshop sul tema “La meraviglia e l’abitudine”, un seminario sulla comunicazione politica tenuto dal prof. Eugenio Iorio.
II fase: Dialogando nella Polis, incontri sul tema dell’etica e della politica che hanno fatto discutere i cittadini delle province calabresi. L’obiettivo è stato quello di stimolare il cittadino a riappropriarsi della vita della polis attraverso il dialogo.
III fase: Gocce di (buona) politica, una scuola di in-formazione alla politica, che ha visto un gruppo di 2 giovani, selezionati tramite bando pubblico, partecipare a tre giornate di confronto sugli strumenti e i temi della politica. Etica della politica come espressione del vivere e agire nella società con responsabilità secondo valori morali e civili, attraverso anche un percorso riguardante gli strumenti che consentono di progettare il cambiamento in un contesto socio-economico che non soddisfa più le aspettative dei cittadini, e che si dimostra poco attrattivo verso i giovani.
IV fase: Un libro per dialogare. Un incontro dibattito con Pino Aprile, Luigi de Magistris e Antonio Ingroia.
Tra le altre attività è stato creato anche un magazine, “Magma Calabro “- Il Magazine della Calabria che cambia, un blog, per dare ai giovani la possibilità di raccontare il loro territorio dando voce direttamente a chi lo vive ed a chi opera affinché cambi in positivo.
Nel corso della due giorni della scuola si è discusso anche dei temi relativi alla viabilità , alle aree urbane, all’ambiente, alla cultura e ai beni comuni.
A corollario di tutto ciò “Calabria Day”, un evento realizzato in partnership con oltre 7 soggetti tra aziende, associazioni e amministrazioni locali che si sono incontrate per raccontare la Calabria positiva e virtuosa contrapponendola alla Calabria degli inciuci e della cattiva gestione. All’evento più di 8 i giovani studenti provenienti da tutta la Calabria. Un’intera giornata dedicata ai buoni esempi, alle esperienze di coloro i quali operano nel e per il territorio calabrese, e che si sono confrontati attorno ai quattro tavoli tematici: economia e innovazione, ambiente e territorio, cultura è/e legalità e sport e impegno sociale.
Le attività di Io resto in Calabria continuano a chiamare a raccolta chiunque ha voglia di scommettere su se stessi in una sfida che non è certo possa essere vinta.
Un programma ricco quello della scuola, con ampie possibilità di confronto concreto. Oltre alle autorevoli personalità che, in qualità di docenti, hanno partecipato alla scuola è da sottolineare la voglia di confrontarsi con giovani di realtà diverse. In questo caso del nord e in particolare di Bologna. L’associazione Candidamente con il suo presidente Giulia Sudano è stata presente alle attività stimolando il confronto tra queste diverse realtà . L’head line di questa associazione è: “Ci sono quartieri, piazze, strade che hanno molto da raccontare. Noi siamo pronti ad ascoltare”.
La mission
L’associazione facendo propri i valori fondamentali della società civile, dalla legalità alla solidarietà passando per la giustizia sociale e la cooperazione e l’uguaglianza si pone obiettivi precisi: stimolare la partecipazione dei cittadini calabresi alla gestione della polis, valorizzare i “capitali umano e territoriale” della regione Calabria, formare le nuove generazioni attraverso progetti di respiro europeo che consentano ai giovani calabresi di diventare una classe dirigente competente con un’ampia visione delle risorse regionali e del sud in generale, in grado di confrontarsi con le migliori realtà italiane, europee e internazionali, rilanciando la Calabria.