Partecipazione civica e sussidiarietà : confronto tra Italia e Germania

"Puntare sul potenziale sociale delle nostre città "

Nell’attuale periodo di crisi la partecipazione civica sembra essere la chiave per interpretare in modo diverso il governo locale. In Germania quali sono le strategie di partecipazione civica impiegate?

Questo non riguarda solo la sfida dell’attuale crisi, piuttosto il fatto che non stiamo ancora usando il grande potenziale sociale a beneficio delle nostre città , ovvero le capacità , le conoscenze e l’esperienza dei cittadini. E’ necessario applicare questo potenziale per renderlo fruibile al di là  del mondo politico. In Germania ci sono processi partecipativi formali che non soddisfano il bisogno di un coinvolgimento qualitativo dei cittadini.

Secondo lei quali sono le principali differenze tra le strategie di partecipazione in Italia e Germania? E quali sono gli elementi migliori sia dell’uno che dell’altro?

In Italia e in Germania ci sono cittadini che hanno acquisito grande consapevolezza e creato una rete all’interno delle loro attività  personali e lavorative. Questo rende diverse le nostre comunità  dalle altre. In Germania abbiamo regolamentato eccessivamente il coinvolgimento dei cittadini. Il fatto che in Italia ora vi sia un governo di tecnici è un qualcosa di inimmaginabile in Germania. L’Italia dunque sembra dare grande importanza alle capacità  di cittadini esperti rispetto alla Germania.

A che punto è la partecipazione civica nelle città  tedesche?

In seguito a violente proteste in molti comuni tedeschi, si sta cercando ora in Germania di coinvolgere di più i cittadini nelle politiche pubbliche e nelle decisioni sin nella loro fase iniziale. Sfortunatamente, sono casi isolati che non sono ancora diventati pratica comune.

In che modo le fondazioni, i centri di ricerca e le associazioni civiche possono incoraggiare la partecipazione civica a livello locale?

Le fondazioni e gli istituti di ricerca possono ottenere due obiettivi. Da un lato possono sviluppare metodi su come strutturare un coinvolgimento equo e produttivo dei cittadini nelle politiche comunali. E dall’altro possono anche svolgere il ruolo di modelli per essere coinvolti in determinati progetti nei comuni contribuendo cosìal loro successo. Dopo tutto, i ricercatori sono anche cittadini.

Secondo lei, qual è l’impatto della creatività  urbana sullo sviluppo economico e la partecipazione civica?

I cittadini stanno acquisendo sempre maggiori capacità  e competenze negli ultimi anni. Sono maggiormente istruiti, hanno molta più esperienza e spesso possiedono connessioni con reti nazionali ed internazionali di grande valore. Sono la base del futuro economico delle città  e partner preziosi per lavorare sulle strategie comunali per il futuro.

L’intervista è stata pubblicata anche sul sito di Cittalia-Fondazione ANCI ricerche