Formare gli studenti alla cura condivisa della scuola e del quartiere

C ' è chi ha ripulito zone del quartiere, chi ha creato giardini e parchi urbani, chi ha restaurato un vecchio stadio, chi ancora ha recuperato la storia del proprio quartiere raccogliendo ed archiviando le testimonianze dirette degli abitanti

Davide ci spiega che “il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità  sull’importanza dei beni comuni e dell’ambiente in cui viviamo“; Alice ci tiene a sottolineare che “tante cose possono essere dei beni comuni, dalle più scontate come: la cultura, la scuola, l’ambiente e lo sport, a quelle meno ovvie, come internet, la vivibilità  urbana e molte altre ancora. E’ difficile fare un elenco, possiamo dire semplicemente che i beni comuni sono quei beni, materiali o immateriali, che se arricchiti arricchiscono tutti, se impoveriti impoveriscono tutti“.

Con “Rock your school” gli studenti sono stati chiamati a riflettere e discutere sul principio di sussidiarietà  orizzontale, in virtù del quale i cittadini sono titolari della libertà , solidale e responsabile, di prendersi cura dei beni comuni e le amministrazioni hanno il dovere di favorire l’esercizio di questo diritto.

Domenico ricorda che: “C’è chi ha ripulito zone del quartiere, chi ha creato giardini e parchi urbani, chi ha restaurato un vecchio stadio, chi ancora ha recuperato la storia del proprio quartiere raccogliendo ed archiviando le testimonianze dirette degli abitanti“.

Grazie a “Rock your school” gli studenti hanno anche sviluppato tutte le altre competenze necessarie per la gestione di progetti di sussidiarietà  orizzontale (comunicazione, facilitazione, fundraising, ecc.). Infatti si sono occupati di curare il dialogo con le istituzioni e creare una rete di sponsors e altri possibili alleati attorno al progetto. Particolare attenzione è stata dedicata alla comunicazione.

Gli studenti hanno documentato fotograficamente il lavoro svolto e hanno scritto articoli e comunicati stampa per la presentazione finale. In entrambi i progetti il percorso formativo ha infine lasciato spazio ai lavori di recupero.

A seguito di una pianificazione operativa (rilevamento fotografico, planimetrie, ecc.) gli studenti hanno ridipinto le ringhiere, i muri interni ed esterni del cortile del Liceo Righi ripulendoli dai graffiti. Nel caso del liceo Farnesina i ragazzi hanno lavorato inoltre per recuperare e valorizzare l’ampio giardino scolastico e un marciapiede adiacente, sotto la direzione di giardinieri professionisti. Quest’anno nell’area verde, che verrà  utilizzata come spazio didattico e culturale, è stato realizzato un teatro all’aperto per incontri e spettacoli.