Il 18 giugno, in occasione della presentazione del Piano per la socialità e contro la solitudine dell’Assessorato al Welfare del Comune di Milano, è stato presentato “Cittadini Fattivi”, un progetto che mira a coinvolgere i cittadini del capoluogo lombardo in sostegno delle iniziative e delle pratiche di governo della città . L’idea, nata da una sollecitazione dell’Assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, prende spunto dall’esperienza positiva del “Piano antifreddo” messo a punto dal Comune di Milano lo scorso inverno, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone mobilitatesi per supportare e affiancare l’attività dell’Amministrazione e delle organizzazioni del volontariato sociale.
La nuova voglia di partecipazione
Il successo che ha avuto il Piano antifreddo ha fatto pensare che questo potesse rappresentare un modello di riferimento per avviare un processo di coinvolgimento più ampio e stabile dei cittadini milanesi. L’inverno passato, infatti, sono state molte le persone che si sono spontaneamente attivate rendendosi disponibili a dedicare tempo, competenze, idee a sostegno del piano dell’Amministrazione, e dimostrando cosìuna nuova voglia di partecipazione. E’ sembrato dunque utile e necessario iniziare ad organizzare in modo sistematico la partecipazione dei cittadini; partecipazione che può risultare preziosa in un periodo di profonda crisi sociale come quello che stiamo vivendo.
Dalla teoria alla pratica
Il primo passo verso la realizzazione del progetto sarà quello di cominciare a costruire la comunità dei “Cittadini Fattivi”, con l’obiettivo di raccogliere le idee, le competenze e la disponibilità delle persone, per poi attivarle concretamente e con intelligenza a sostegno delle iniziative dell’Assessorato al Welfare”.
A tal fine, come lo stesso Piano antifreddo ha dimostrato, sarà di fondamentale importanza l’utilizzo dei social network, per diffondere rapidamente ed efficacemente notizie, appelli ed immagini. In particolare, sarà chiamata a svolgere un ruolo strategico la pagina di Facebook dedicata, per raccogliere le esperienze di quanti hanno partecipato al Piano antifreddo e iniziare un processo di ascolto e di organizzazione, con l’obiettivo di coinvolgere quanti più cittadini possibili. Il canale primario utilizzato per la diffusione del progetto sarà dunque la rete, con l’intento di trasformare la partecipazione da virtuale a reale.