Internet? Un fenomeno di massa che non conosce pause nè rallentamenti. Si potrebbe sintetizzare cosìil report “State of broadband 212”, presentato lo scorso 23 settembre a New York. Secondo il rapporto, infatti, più di un terzo della popolazione mondiale risulta connessa al web con un aumento degli utenti, nel solo 211, pari a +11%. In valori assoluti significa che, all’inizio del 212, si registrano nel mondo 2,3 miliardi di internauti. Numeri importanti che tracciano lo scenario di un pianeta sempre più interconnesso, dove le informazioni viaggiano da un punto all’altro del globo a velocità elevatissima, abolendo le distanze.
Un mondo sempre più interconnesso
Il ritmo di crescita è impressionante: dal 21 le sole sottoscrizioni alla banda mobile hanno fatto segnare un aumento del 6% l’anno e potrebbero superare i 5 miliardi nel 217. Tutto ciò grazie, in primo luogo, alla diffusione di internet nei paesi del Medioriente ed in Africa; aree finora rimaste ai margini del processo. Significativa anche la crescita di accessi ad internet in Cina e in Asia orientale: non a caso, entro il 215, le pagine web in cinese potrebbero superare quelle in inglese. “Reti e servizi a banda larga stanno trasformando i nostri stili di vita – ha affermato Hamadoun I. Touré, segretario generale dell’Itu (International Telecommunication Union)- La Broadband Commission ha il compito di monitorare che i benefici derivanti dalla banda larga siano accessibili a tutti. Sono soddisfatto della dedizione e dell’entusiasmo che molti senior business leader e parlamentari hanno mostrato verso gli obiettivi perseguiti dalla Commissione”.
Internet in Italia: luci ed ombre
E l’Italia? In questa panoramica più che positiva, il nostro Paese rimane un po’ sullo sfondo. Indubbiamente il 29esimo posto a livello mondiale per diffusione di internet non è da sottovalutare, tuttavia alcuni dati evidenziano un certo gap tecnologico in rapporto ad altre economie avanzate. Ad esempio, a leggere il report, si scopre che in Italia ci sono appena 22,8 abbonamenti ogni cento abitanti alla banda larga e 31,3 abbonamenti alla piattaforma mobile. Anche l’utilizzo di internet da parte di singoli utenti non raggiunge picchi significativi: solo poco più della metà della popolazione (il 56,8%) accede al web, mentre in Islanda raggiunge il 95%, in Norvegia il 94%, nei Paesi Bassi il 92,3%.
Obiettivi: digitalizzazione e sviluppo
In quest’ottica la cosiddetta “Agenda digitale” approvata recentemente dal Governo, potrebbe contribuire a cambiare le carte in tavola favorendo la diffusione di internet sul territorio nazionale e lo sviluppo della tanto agognata amministrazione digitale. Quello che è certo è che la “rete” offre ai cittadini delle possibilità di comunicazione e partecipazione inimmaginabili appena una decina di anni fa. Per questo il processo va incoraggiato con ogni mezzo. “Le reti a banda larga – sottolinea ancora il report – sono più di semplici infrastrutture: rappresentano un insieme di tecnologie di trasformazione che promettono di cambiare il nostro modo di comunicare, lavorare, muoverci e fare affari. E ‘essenziale che ogni paese valorizzi lo sviluppo della banda larga cosìda plasmare il suo futuro progresso sociale ed economico”.