La riconversione di un ex campo militare diventa modello per le smart city europee.

Il distretto si è sviluppato attraverso l ' azione organizzata dei suoi futuri abitanti.

Nel 1994, il comune di Friburgo comprò l’area dell’ex-campo militare francese di Vauban dal Governo tedesco per trasformarla in un quartiere ad alta densità  per differenti gruppi sociali. Il programma di sviluppo del quartiere, volto a creare alloggi per cinque mila abitanti, già  nella prima progettazione urbanistica era basato su una molteplicità  di obiettivi, tra i quali la creazione di abitazioni in prossimità  del centro, la commistione di funzioni abitative e lavorative, la conservazione e lo sviluppo delle aree verdi, lo smaltimento naturale e l’uso delle acque piovane, la creazione di vie pedonali e ciclabili, di edifici a basso consumo energetico, di un ambiente accogliente per famiglie e bambini, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza al progetto.

Pianificazione e partecipazione

Il distretto si è sviluppato attraverso l’azione organizzata dei suoi futuri abitanti che nel 1994 costituirono il Forum Vauban al fine di rendere il recupero e la riqualificazione dell’area militare un’occasione per realizzare un quartiere residenziale ecologico. Durante il processo di pianificazione, il Forum è stato il luogo di rappresentanza, e di coordinamento, della partecipazione dei futuri cittadini: il quartiere è quindi stato sviluppato seguendo il concetto di ” pianificazione didattica ” (learning while plannig), in altri termini garantendo un elevata flessibilità  del progetto a reagire alle esigenze emergenti ed alle proposte della cittadinanza.
Attraverso questo innovativo approccio progettuale bottom-up, è stata sviluppata l’idea di un quartiere socio-ecologico: la maggior parte degli spazi pubblici sono stati pensati e costruiti da professionisti con la partecipazione della comunità  che doveva effettivamente usufruire di quei luoghi. Un altro dei key principle della pianificazione promossa da Forum Vauban fu che l’uso delle macchine risultasse meno conveniente dell’alternativa:   l’integrazione di tutte le funzioni sociali e commerciali in un unico ambiente urbano e la riduzione dei tempi di raggiungimento del centro città , attraverso il potenziamento del trasporto pubblico, è stato la chiave della riuscita del nuovo progetto urbanistico.

I risultati ne fanno un modello

Vauban è uno degli esempi di maggior successo in Europa di una riconversione urbana ecosostebile. Questo modello è stato di recente studiato dall’istituto di ricerca per l’ecologia applicata à–ko-Istitut, che ha analizzato il distretto attraverso un sistema integrato (GEMIS – Global Emission Model for Integrated Systems), il quale ha consentito di valutare l’impatto del distretto sul territorio, controllando l’intero ciclo di sostenibilità  in termini di efficienza delle infrastrutture, sostenibilità  degli edifici, quantità  di energia elettrica erogata ai sistemi di riscaldamento, consumo di acqua e gestione dei rifiuti. Lo studio ha permesso di rilevare un risparmio energetico effettivo, una riduzione delle tonnellate di CO2 prodotte, nonché un risparmio delle risorse minerarie. L’esperienza del Vauban district, oltre a costituire ancor oggi un modello fondamentale per la pianificazione delle smartcity ecologiche d’Europa, è stata lo spunto per l’elaborazione di altri laboratori ecologici come quello della Biovallée, nella regione francese del Rodano-Alpi.

Il coinvolgimento, e l’attivazione, della comunità , unito all’uso massiccio di energie rinnovabili ed alla riduzione di CO2, ottenuto attraverso la promozione della mobilità  sostenibile, sono gli elementi che hanno fatto dell’esperienza di Vauban uno dei più celebrati sustainable model district, un vero e proprio modello per il futuro.



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