Sono tre progetti diversi ma con obiettivi e slogan condivisi. “Il sole in comune” è il nome che hanno scelto per portare avanti, nelle rispettive comunità , valori e pratiche a sostegno del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Dalla Puglia, dove a Melpignano si è sperimentato il primo caso in Italia di cooperativa di comunità associata al fotovoltaico sui tetti, il contagio è stato veloce e le amministrazioni di alcuni comuni in Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Campania sono state pronte a seguire l’esempio del comune pugliese.
Ad esempio già a partire dal 2010, in diversi comuni del Friuli Venezia Giulia, i cittadini hanno costituito un gruppo di acquisto solare fotovoltaico, chiamato “Il sole comune” che si configura alla stregua di un’associazione di persone unite dal comune intento di acquisto, composto da soggetti e nuclei famigliari interessati all’installazione degli impianti solari nei comuni di Colloredo di Monte Albano, Moruzzo, Moruzzo, Pagnacco e Tavagnacco. Tutti i committenti sono quindi aderenti al GAS (gruppo di acquisto solare, appunto) attraverso un documento rappresentante l’iniziativa di carattere privatistico, dunque.
In Campania
Una formula innovativa di collaborazione pubblico-privato, che persegue la stessa strada intrapresa dalla comunità di Melpignano.
In Abruzzo
Recentissima è l’esperienza di tre comuni abruzzesi, della provincia di Pesaro Urbino, che il 3 ottobre hanno presentato “Il sole in comune“, il progetto per la promozione delle energie rinnovabili, a Calcinelli di Saltara, promosso dai comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina, curato da Solideco ed Eticare. L’iniziativa è finalizzata a promuovere dunque l’efficienza energetica e l’utilizzo dell’energia solare, sia termica che fotovoltaica. “Il progetto nasce dal territorio, su iniziativa dei comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina. Il nostro obiettivo è far conoscere ai cittadini le energie rinnovabili e fare chiarezza su alcune questioni spesso controverse o difficili da capire”, spiega Michele Altomeni, uno dei curatori del progetto.
“L’operazione poggia su un protocollo d’intesa tra i vari soggetti coinvolti, che definisce incarichi e responsabilità di ognuno” – spiega il sindaco di Serrungarina Marta Falcioni – “Oggi, infatti, non tutti sanno che il V conto energia è un’opportunità da non perdere, perché permette di ottenere una serie di vantaggi economici mediante un determinato sistema d’incentivi statali”.
Tarcisio Verdini, Sindaco di Montemaggiore al Metauro, sottolinea che “l’idea alla base del progetto è comunicare ai cittadini quali sono le energie del futuro promuovendo un’informazione consapevole. Lo scopo è creare una rete d’informazione al servizio di tutti attraverso incontri sul territorio, diffusione di materiali illustrativi cartacei e online, tutto questo grazie anche al coinvolgimento di ditte installatrici, banche e cooperative locali”.
Sono sempre di più dunque, le amministrazioni e i singoli cittadini che si mobilitano a sostegno della diffusione di modelli alternativi di produzione di energia, attraverso sistemi innovativi di cooperazione e partecipazione.