Comportamenti sociali più avanti dell ' organizzazione urbana

I cittadini più avanti delle istituzioni nel promuovere l'innovazione.

Cittadini e vita quotidiana: il ruolo della tecnologia

Il rapporto presenta  i risultati di un’indagine condotta a livello nazionale sui sistemi urbani, a partire dalle scelte quotidiane dei cittadini  sui temi della mobilità , i servizi e le tecnologie digitali, la gestione dei rifiuti e dell’acqua, la casa e il  senso di comunità .

Come si legge nella presentazione, “nei comportamenti di tutti i giorni, alle prese con la quotidiana fatica del vivere in città , sempre maggiori quote di cittadini, grazie anche alla tecnologia ma anche ad una maggiore consapevolezza, sperimentano almeno parzialmente nuove modalità  per semplificare i processi, abbattere gli impatti sull’ambiente, ridurre gli sprechi” (p. 1).

I maggiori cambiamenti sono da ricondurre all’utilizzo delle tecnologie. Il 66,2 percento delle abitazioni in città  è in rete grazie all’Adsl e il 44,4 percento attraverso il Wifi domestico; al Nord l’8,7 percento delle case è connesso alla rete in fibra ottica, mentre al Sud questa percentuale scende all’1,4 percento. Il 24,8 percento degli italiani che vivono nei centri urbani controlla online il conto bancario, il 37,9 percento lo fa presso lo sportello bancario e il 9,8% per mezzo del bancomat.

Dalla raccolta differenziata al risparmio energetico: gli italiani chiedono di più

In netta crescita la dimestichezza degli italiani con la raccolta differenziata dei rifiuti: il 67,5 percento degli italiani che vivono in città  affermano di aver ricevuto adeguate informazioni e di essere a conoscenza delle regole di base, il 2 percento non ha ancora le idee chiare al riguardo e il 12,5 percento si dichiara del tutto disinformato. Notevoli i divari tra il Nord e il Sud del paese: elle città  del Sud ben il 3 percento dei residenti afferma che non esiste un sistema di raccolta differenziata nel proprio quartiere.

In netta crescita la consapevolezza dei cittadini nei confronti del risparmio energetico. Il 32,7 percento dei cittadini che dichiarano di avere intenzione di acquistare un’abitazione nel 213, ricerca un alloggio ad elevate prestazioni energetiche (in classe A o B).

Limiti e potenzialità  del cambiamento

L’ultima sezione dell’indagine si concentra sulle opinioni dei cittadini circa i fattori che limitano le potenzialità  della propria città . In questo caso le risposte non lasciano dubbi: l’inefficienza della macchina pubblica e la cattiva performance della politica locale sono indicate dal 36-37 percento del campione come principale limite al cambiamento. Al terzo posto, con valori leggermente più bassi, si colloca il deficit infrastrutturale, segnalato da quasi il 33 percento degli intervistati. Nei centri di minori è più forte il peso dei fattori relazionali, quali la mancanza di collaborazione tra i soggetti locali e la mentalità  della gente.

Per quanto riguarda la fiducia nei soggetti locali, il volontariato e nell’associazionismo si collocano al primo posto con 33 percento dei consensi, confermando in ascesa il dato positivo già  emerso nel rapporto del 28.

Prospettive per il futuro

L’indagine evidenzia già  dal titolo l’esistenza di un divario tra i comportamenti dei cittadini e l’organizzazione dei centri urbani che rischia di essere d’ostacolo alle istanze di innovazione espresse dai cittadini stessi. Su questi temi il dibattito è aperto e richiama l’Agenda digitale promossa dal governo, quale strumento finalizzato a favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, ma anche la coesione sociale e l’innovazione. Si delinea un percorso che vede mutare il rapporto tra cittadini e istituzioni, alla ricerca di quella “rivoluzione collaborativa“, che rischia di trovare impreparate le istituzioni