Quale futuro per Europa?
In prossimità di un’importante scadenza elettorale nazionale e di due appuntamenti europei nel 214, quali le elezioni del Parlamento e la presidenza di turno italiana, la società civile ha incontrato le forze politiche.
Ai rappresentanti presenti, espressione delle diverse liste, è stato chiesto di rispondere a un questionario inerente le iniziative che secondo l’Alleanza dovrebbero costituire una priorità a livello nazionale ed europeo.
Per quanto riguarda l’Italia, le priorità indicate dall’Alleanza vanno dalla riforma della legge sulla cittadinanza, più volte invocata da diverse forze politiche, all’applicazione della Convenzione di Aarhus per il diritto di accesso e consultazione sulle questioni ambientali; dal diritto di elettorato attivo e passivo di cittadini di paesi terzi nelle elezioni locali, all’affermazione di una cultura della trasparenza, della consultazione e del dialogo strutturato fra poteri pubblici e società civile
Al livello europeo, l’Alleanza avanza alla Commissione la richiesta di un Libro Bianco sull’applicazione dell’art. 11 del Trattato di Lisbona, ma anche l’avvio di un processo che possa condurre alla revisione stessa del Trattato, da avviare dopo le elezioni del Parlamento del 214.
A queste proposte si aggiungono l’approvazione di uno statuto dell’Associazione europea e l’avvio di una serie di iniziative riguardanti i giovani, la parità di genere, il volontariato, il lavoro e la formazione, una società inclusiva, la sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili, nonché la presa in considerazione della dimensione culturale nelle politiche dell’Unione.
Comune a tutti i rappresentanti delle forze politiche il richiamo ad un Europa dei cittadini, capace di colmare la distanza tra i questi e le istituzioni europee, troppo spesso identificate come la causa di tutti i mali, generando posizioni estreme, come quelle emerse dalle parole del Primo Ministro inglese David Cameron.
L’Alleanza italiana
L’Alleanza italiana per l’anno europeo dei cittadini si è costituita su iniziativa di Alda, Cime e Forum del terzo settore, nel quadro dell’Anno Europeo dei Cittadini 213 allo scopo di scambiare buone pratiche, coordinare le attività che saranno svolte durante l’anno, facilitare il dialogo fra i cittadini e le istituzioni, avviare azioni di sostegno per le iniziative che saranno realizzate utilizzando gli strumenti previsto dall’art 11 del Trattato di Lisbona.
Labsus ha aderito all’Alleanza e si è candidato a coordinare il gruppo di lavoro su “Prossimità e sussidiarietà “. Espressamente richiamato nella Dichiarazione dell’Alleanza italiana, l’articolo 18 della Costituzione costituisce infatti un importante strumento giuridico per il riconoscimento del contributo che i cittadini attivi danno al processo di integrazione europea. Probabilmente, al di là delle diverse posizioni politiche, l’Europa è già nei fatti e nelle prassi di vita quotidiana dei suoi cittadini, più integrata di quanto si possa ritenere.