Il 22 aprile si festeggia l'Earth day con incontri e concerti

Il 22 aprile si festeggia la Terra. Piccole azioni quotidiane per tutelare il territorio

Piccole azioni quotidiane per salvaguardare la Terra, questo il motto dell’Earth day celebrato per la prima volta il 22 aprile del 197 su iniziativa del senatore statunitense Gaylord Nelson. Da quel momento l’evento è diventato un appuntamento fisso che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in 192 paesi.

Nel nostro paese la manifestazione è promossa da Earth day Italia principale partner dell’Earth day network, organizzazione non governativa internazionale nata nel 197 su iniziativa di Danis Hayes. Dal 27 l’Earth day Italia “lavora per promuovere la formazione di una coscienza ambientale”, attraverso concerti, progetti ed incontri coinvolgendo cittadini ed importanti artisti.

Gli eventi in programma

Anche quest’anno diversi gli appuntamenti in cantiere: dal Forum della Terra al concerto per la Terra fino ad arrivare ai tanti incontri e manifestazioni organizzate nelle diverse città  italiane. Domenica 21 aprile, solo per fare un esempio, il Forum Salviamo il paesaggio, una rete composta da 894 associazioni organizza una Marcia per la Terra. L’obiettivo della manifestazione è quello di puntare l’attenzione sul tema della tutela del territorio contro il consumo di suolo. I dati parlano di ben cento ettari di superficie libera che viene cementificata ogni giorno, il doppio della media europea. Si continua a costruire senza valorizzare l’esistente. E’ su questi temi che la “marcia” festosa e pacifica intendere accendere i riflettori. Il suolo come bene comune da tutelare. Spazio anche al tema della sostenibilità  urbana con l’evento in programma a Teramo, dove l’Associazione Comitato Salute e Ambiente di Teramo e provincia organizzerà  il 22 aprile un incontro su “Ambiente urbano e sostenibilità  ambientale” e “biodiversità  delle piante” presso l’auditorium dell’istituto tecnico “E. Alessandrini”.

I progetti

Non solo incontri e concerti in programma ma anche una serie di progetti per favorire azioni verdi. Quattro infatti sono i principali progetti promossi dall’Earth day per diffondere una coscienza ambientale e sensibilizzare la cittadinanza: Puliamo i nostri parchi, Shoot4planet, Io ci tengo e Io salvo la tartaruga. Tutelare gli spazi verdi è l’obiettivo di Puliamo i nostri parchi che punta a sensibilizzare la cittadinanza sulla cura delle aree verdi urbane. Il progetto nasce in collaborazione con gli scout del CNGEI in occasione della quarantaduesima Giornata della Terra del 212.

Shoot4palnet, una sorta di “chiamata alle armi forografiche”, punta invece a realizzare un racconto collettivo, attraverso le immagini, della giornata della Terra e di piccoli gesti “verdi” che possono fare la differenza. Le foto potranno essere caricate e inviate dai cittadini di tutto il mondo fino al giorno della manifestazione e andranno a formare una galleria sui siti Earth Day Italia e Shoot4Change. Le foto dovranno essere taggate con gli hashtag #shoot4planet, #earthdayitalia e #iearth e potranno essere caricate o sul sito di Earth Day oppure attraverso la piattaforma SeeJay secondo il modello della crowd-photography. Con “Io ci tengo” l’Earth day punta invece a dar voce a gente comune e a personaggi noti che possono realizzare e caricare il proprio video sui social network in cui raccontare azioni sostenibili e di impegno quotidiano per la salvaguardia del territorio. Anche la tutela delle specie animali tra gli obiettivi dei progetti promossi come “Io salvo la tartaruga” realizzato in collaborazione con Donna Moderna.

Una giornata che punta a dare il via ad una grande piattaforma in grado di mettere a sistema le forze e le idee di quanti sono impegnati sui temi dell’ambiente e della sostenibilità  per “attivare momenti di interazione tra società  civile, istituzioni e imprese per favorire lo sviluppo di idee e progetti di attenzione ambientale”. Una piattaforma per tessere, insomma, una sorta di “rete sussidiaria” al fine di mettere in contatto tra loro i principali protagonisti del cambiamento che deve essere, prima di tutto, culturale. E’ la sussidiarietà  quotidiana che va messa in pratica.