un arricchimento cognitivo importante per l'azione amministrativa ma anche per i nostri cittadini

La partecipazione a Bagno di Romagna

L’attenzione alla progettazione partecipata viene però da lontano: il Comune di Bagno di Romagna ha infatti avviato azioni che coinvolgono cittadini e associazioni già  da alcuni anni, avvalendosi anche del contributo conoscitivo del mondo accademico sui temi della riqualificazione e della riappropriazione dello spazio urbano.

“Le esperienze di partecipazione attiva della cittadinanza sui temi della riqualificazione e rigenerazione della città  pubblica si sono avviati già  dal 29”, racconta Stefano Gradassi, assessore all’Urbanistica e qualità  urbana “con il ripristino di un antico percorso di valenza naturalistica e paesaggistica”.

Il successo ottenuto dal recupero della mulattiera di Corzano ha visto coinvolta l’associazione di promozione sociale Il Faro di Corzano, la quale “ha poi promosso la ricerca sul recupero del centro storico di S. Piero in Bagno, intervento che l’amministrazione ha attivato con la collaborazione dell’Università  di Bologna e di Ferrara”.

L’assessore Gradassi ricorda come “sui risultati di quella ricerca abbiamo predisposto la documentazione per partecipare al bando regionale di finanziamento dei concorsi di architettura. Grazie alla Regione Emilia-Romagna abbiamo trovato i fondi per dare vita al nostro concorso”.

Il concorso “Ripensare il centro storico”

Il bando predisposto dal Comune, “Ripensare il centro storico”, è stato presentato nel luglio 212, prevedeva un concorso – aperto ad architetti e ingegneri – per la riqualificazione del centro storico di S. Piero, attraverso la presentazione di una proposta di master plan e di un approfondimento su un’area circoscritta.

Tra le peculiarità  del concorso va evidenziata la volontà  di favorire la partecipazione di gruppi con profili multidisciplinari e gruppi composti da giovani progettisti.

Nella predisposizione dei progetti si è posto l’accento su tematiche quali l’ambiente, la riqualificazione del patrimonio storico/artistico, la viabilità  e le peculiarità  del tessuto sociale.

I partecipanti hanno inoltre predisposto del materiale comunicativo capace di illustrare le varie proposte alla cittadinanza a cui è infatti stato sottoposto per trarne osservazioni e spunti di riflessione.

I progetti di concorso vengono infatti valutati da una Commissione giudicatrice, che in questo caso si è avvalsa delle rilevazioni e delle proposte dei cittadini.

labpartecipatoLa partecipazione della cittadinanza

La cittadinanza è stata chiamata a visionare e valutare i progetti partecipanti al concorso, presentati nella forma sintetica di poster.

In occasione di un laboratorio/esposizione, i cittadini hanno espresso le proprie valutazioni e osservazioni, aspettative e esigenze, partecipando alla scelta del progetto e prendendo parte a un percorso il cui esito riguarderà  da vicino ogni cittadino.

“Il percorso intrapreso a partire dal 211 ha visto in quel laboratorio di urbanistica partecipata i presupposti dell’azione che oggi si cerca di dispiegare e del quale si sono salvaguardati i caratteri di condivisione, compartecipazione e ricerca”, racconta l’assessore Gradassi.

“Il contributo che ne è scaturito è stato fondamentale perché ha evidenziato la domanda di vivibilità  e accessibilità  del centro storico, l’esigenza di salvaguardia dei valori storico testimoniali, la volontà  di trovare un impatto equilibrato dell’azione dell’uomo su un patrimonio di cui preme conservare soprattutto la riconoscibilità , caratteristica che determina quel senso di appartenenza della comunità  che lo vive quotidianamente”.

E conclude: “un arricchimento cognitivo importante per l’azione amministrativa ma anche per i nostri cittadini, che hanno potuto arricchire le proprie conoscenze sulla storia e sulle caratteristiche dei propri spazi urbani e riflettere sulle potenzialità  di un possibile futuro”.

Il futuro del progetto

Il progetto vincitore è stato selezionato e premiato nel novembre 212.

“I progetti partecipanti sono stati raccolti in una pubblicazione distribuita ai visitatori della mostra conclusiva” commenta l’assessore. “Con il progetto selezionato l’amministrazione può presentarsi nuovamente in Regione, avendo acquisito gli strumenti per poter accedere alla seconda parte del finanziamento messo a disposizione ed indirizzato alla realizzazione delle opere”.

Conclude Gradassi: “Da più parti si riconosce la rilevanza dei temi della rigenerazione dell’esistente, spesso contrapposti alle logiche speculative del consumo di suolo. Un’amministrazione attenta, accanto alle esigenze di sviluppo del proprio territorio, deve rispondere anche alle istanze dei propri cittadini volte alla salvaguardia degli elementi di riconoscibilità  e del senso di appartenenza e alla volontà  di riappropriazione e valorizzazione degli spazi pubblici”.



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